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02 Luglio 2025 - 23:30
Francesco Giglio
Il segretario cittadino del PD Francesco Giglio, che è anche consigliere comunale, se lo chiede pubblicamente su Facebook. Lo fa con un post dal tono inquisitorio, come se fosse in cerca di un colpevole. Lo fa con l’obiettivo dichiarato di “distruggere” il servizio andato in onda su Rete 4, realizzato dalla giornalista Delia Mauro, finita al centro delle polemiche dopo essere stata aggredita mentre documentava una realtà che evidentemente a qualcuno dà fastidio venga mostrata.
Bene, caro Giglio, se stavi cercando un nome da scrivere sul registro degli “infami”, eccoci qui. Lo confessiamo senza problemi: siamo stati noi, giornalisti de La Voce, a segnalare quella storia. Sì, proprio noi. Ma non perché ci siamo svegliati una mattina con il desiderio sadico di rovinare la giornata al sindaco o al Pd di Ivrea.
No. Semplicemente perché nel nostro mestiere si fa così.
Tutte le televisioni nazionali – TUTTE – quando decidono di lavorare su un servizio in provincia, partono da una ricerca su Google, trovano i pezzi dei giornali locali, e poi chiamano. Per chiedere numeri, approfondimenti, contatti. E se i giornalisti locali sono degni di questo nome, non si rintanano sotto la scrivania con la scusa della privacy o del politically correct. Collaborano. Condividono. Offrono il loro lavoro per quello che è: un servizio alla verità. Non importa se la verità dà fastidio.
E la verità è che quella vicenda l’abbiamo raccontata decine di volte. Dai tempi dell’amministrazione Carlo Della Pepa. Quella famiglia espropriata, quella villa abusiva, quel Comune che si girava dall'altra parte, anche di quell'Imu chiesta per sbaglio ai proprietari dei terreni. Erano argomenti già ben noti a chi legge questo giornale. Non lo erano solo ai "novelli" amministratori comunali. L’unica differenza è che questa volta, invece di leggerli, qualcuno li ha visti in televisione.
Ora, possiamo pure discutere del “montaggio” del servizio, della linea editoriale di Rete 4, del tono di Fuori dal Coro, delle sue simpatie. Tutto legittimo. Ma confondere la forma con la sostanza è tipico di chi non vuole rispondere nel merito.
La sostanza è che quei fatti sono veri. E su quelli si è basato il lavoro giornalistico di Delia Mauro, a prescindere da chi l’ha mandata. Il diritto di cronaca non è a targhe alterne.
Quanto alla proposta di Massimiliano De Stefano, consigliere comunale di Azione – Italia Viva, di concedere la cittadinanza onoraria alla giornalista aggredita, il PD si è opposto. E ha motivato il no con un’arringa di tutto rispetto: "La cittadinanza onoraria si concede solo a chi ha alti valori morali, umani e culturali, oppure a vittime di repressioni gravissime".
Il tutto, ovviamente, accompagnato da una generica condanna dell’aggressione e un appello al “confronto sui temi importanti”, come se il diritto all’informazione e la denuncia del degrado non lo fossero.
Insomma, la colpa non è mai di chi tace e lascia che certe situazioni degenerino. La colpa è sempre di chi le racconta.
Bene! Prendiamo atto che prendersi una sberla per aver fatto domande non vale abbastanza e che la città non si è affatto sentita offesa di essere stata amministrata negli ultimi 20 anni da sindaci di centrodestra e centrosinistra che mandavano i vigili a controllare le finestre e i dehor ma si "cagavano addosso" dei "sinti" e si guardavano bene dal buttare giù un abuso grosso come una casa, nel vero senso della parola. Contento Giglio, contenti tutti.
E allora sì, caro Giglio, se stavi cercando il colpevole, eccoci qua. Colpevoli di fare il nostro mestiere.
P.S: Negli articoli qui sotto ce n'è uno su cui chiedo a Giglio di concentrarsi. Sono le dichiarazioni dell'ex sindaco Stefano Sertoli sullo stesso argomento... Lui, se non altro, era stato sincero... Mi aveva detto: "Vacci tu!"
Commenti all'articolo
Sovietico Eporediese
03 Luglio 2025 - 15:32
Diamo semmai la cittadinanza effettiva ai Sinti e Rom e non continuare con la politica fascista e di razzismo. Ma il partito dei Condoni Edilizi di Forza Italia e alleati come mai è contrario alle villette in questione? Fuori i fascisti da Ivrea. Pure dai finti di centro.
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