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Cronaca
05 Dicembre 2025 - 11:57
È notte a Ivrea. Ed è nella penombra che si consuma una scena così surreale da sembrare uscita da una commedia: una signora che, con passo tranquillo e piglio deciso, “adotta” un portaombrelli in ferro battuto davanti al panificio Perin Riz di piazza Lamarmora. Nessun tentennamento, nessuna fretta: lo solleva e si allontana con la calma di chi sta semplicemente ritirando qualcosa che le appartiene.
A denunciare l’episodio è il consigliere comunale Massimiliano De Stefano, che sui social racconta quanto accaduto e lo fa con ironia amara.
«A prima vista - dice - sembrava la scena di un film comico: il signore che va a ritirare la pensione travestito da sua mamma. E invece no. È proprio una signora che, trulla trulla, come se stesse passeggiando per una fiera, nella penombra di una città buia e con poche telecamere pubbliche, decide di “adottare” un portaombrelli in ferro battuto».
Una descrizione che fotografa perfettamente l’assurdità del gesto.
Ma, al di là della comicità involontaria, ciò che emerge è un problema molto più serio: il panificio Perin Riz non è nuovo a episodi di microcriminalità. Solo la sera precedente erano state rubate le luci esterne, ora il portaombrelli. Un’escalation che rischia di trasformarsi in una lenta spoliazione: prima l’esterno, poi – teme De Stefano – «a questo ritmo, presto inizieremo a salutare anche l’arredamento interno, uno scaffale alla volta».
Una frase che fa sorridere, sì, ma che restituisce anche l’impotenza di fronte a un fenomeno ripetuto e silenzioso, quello dei piccoli furti che logorano i commercianti e avvelenano la vita quotidiana.

Il video, pubblicato dalla figlia della titolare, Elisa, lascia pochi dubbi sulla dinamica: la donna entra nell’inquadratura, osserva il portaombrelli, lo prende con naturalezza e se ne va. Tutto nel giro di pochi secondi. Nessuna esitazione, nessuno sguardo intorno. Non sembra nemmeno un furto, ma un gesto abitudinario, quasi professionale.
Da qui le domande retoriche che il consigliere lancia ai suoi lettori: «Chi sarà mai questa signora che, con una calma olimpica e lo stile di chi sta prendendo un oggetto suo, porta via ciò che non le appartiene? Una professionista del “prendi e scappa”? Una collezionista di portaombrelli?».
Domande che, pur nella loro ironia, nascondono una critica severa sulla "sicurezza". Il caso, infatti, si aggiunge a molti altri episodi avvenuti negli ultimi mesi, che alimentano la sensazione di una città sempre più fragile, poco controllata e spesso ostaggio di gesti che restano impuniti.
Il consigliere chiude con un auspicio che è quasi una richiesta di responsabilità civica: «Speriamo che, colta da un improvviso impeto di buon senso (or dalla certezza di essere stata immortalata), non decida di riportare il portaombrelli alla signora Lucia alla quale va tutta la mia solidarietà». Un invito, in fondo, a riparare a un gesto che definire ingenuo sarebbe un eufemismo.
Resta l’amaro in bocca. Perché un portaombrelli rubato non cambierà la storia della città, ma racconta molto della percezione di abbandono, delle zone buie e delle piccole azioni che, sommate tra loro, fanno sentire i commercianti sempre più soli.
E lascia aperta una domanda che nessuno, ancora, ha saputo chiudere: a furia di abituarci a queste scene, cosa rischiamo di considerare “normale”?
L'affondo
A Ivrea c’è una signora che, nella tranquilla oscurità cittadina, ha deciso di farsi un regalo: un portaombrelli in ferro battuto, prelevato con la disinvoltura di chi sa già dove metterlo, forse accanto alla credenza buona, forse all'ingresso.
Il panificio Perin Riz lo aveva lasciato lì, fuori dalla porta, ingenuo come chi crede ancora nell’umanità.
E invece l’umanità è passata, l’ha visto, e s’è servita.
Il consigliere Massimiliano De Stefano ha diffuso il video chiedendo chi sia la misteriosa signora. Nessuno lo sa, ma abbiamo già il suo identikit: cammina lenta, non guarda intorno, non teme telecamere. È l’unica a Ivrea ad avere piena fiducia nella sicurezza pubblica.
Il giorno prima avevano rubato le luci, ora il portaombrelli e ha già messo gli occhi sull’insegna. A questo ritmo, in piazza Lamarmora rimarrà solo l’aria. Che almeno, per ora, è gratis.
E comunque non disperiamo: prima o poi qualcuno dirà che la situazione è sotto controllo. Magari proprio mentre controllano se è rimasto qualcosa da rubare.
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