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Langhe a rischio: i comitato scende in piazza contro il deposito di rifiuti pericolosi

Manifestazione a Cuneo contro il deposito di rifiuti a Clavesana: cittadini e politici uniti per proteggere le Langhe

Proteste a Cuneo

Cuneo, cittadini in protesta contro il deposito di rifiuti a Clavesana

La mattina del 20 febbraio 2025, la città di Cuneo è stata teatro di una manifestazione promossa dal comitato "Clavesana dice no". Il presidio si è svolto davanti al Palazzo della Provincia, in concomitanza con la seconda conferenza dei servizi dedicata al controverso progetto per la realizzazione di un deposito di rifiuti, pericolosi e non, nel comune di Clavesana. L’iniziativa ha visto la partecipazione di circa quaranta manifestanti, giunti sul posto con un pullman per esprimere la propria opposizione.

Sotto i portici di Corso Nizza, campeggiavano striscioni con messaggi chiari e diretti: "Proteggiamo le Langhe e il nostro futuro" e "No deposito di rifiuti pericolosi a Clavesana". La protesta, nata dalla preoccupazione per le conseguenze ambientali e sanitarie di un simile impianto, ha ricevuto anche il sostegno della consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Giulia Marro, segno di un interesse politico crescente sulla questione.

L’ipotesi di realizzare un deposito di rifiuti in un’area dal grande valore paesaggistico e agricolo ha generato accesi dibattiti. Le autorità competenti sostengono che la struttura sia necessaria per migliorare la gestione dei rifiuti regionali, ma i cittadini temono un impatto negativo sulla qualità della vita e sul tessuto economico locale, fortemente legato al settore vitivinicolo. La sfida, dunque, è trovare un equilibrio tra esigenze ambientali e sviluppo infrastrutturale, senza compromettere un’area che gode del riconoscimento UNESCO come patrimonio dell’umanità.

La città di Cuneo è stata teatro di una manifestazione promossa dal comitato "Clavesana dice no"

Il territorio delle Langhe, celebre per la sua tradizione enogastronomica e per i panorami che attirano ogni anno migliaia di visitatori, rappresenta un tesoro naturale e culturale di inestimabile valore. La possibilità di ospitare un impianto di rifiuti in un’area di tale rilevanza ha generato allarme tra i residenti, preoccupati per la tutela del paesaggio e delle attività economiche locali.

Il presidio di Cuneo è solo una delle numerose iniziative intraprese dai cittadini per manifestare il loro dissenso. "Non vogliamo che il nostro territorio diventi una discarica", ha dichiarato uno dei partecipanti alla protesta, riassumendo lo stato d’animo diffuso tra i presenti. Il timore è che l’approvazione del progetto possa innescare un effetto domino, compromettendo la vivibilità dell’area e la sua attrattività turistica.

La conferenza dei servizi rappresenta un momento decisivo per il destino del deposito di Clavesana, ma il percorso burocratico è ancora lungo e denso di incertezze. La forte mobilitazione della cittadinanza dimostra che il tema è destinato a rimanere al centro del dibattito pubblico. La politica è chiamata a un ruolo chiave: trovare una soluzione che concili tutela ambientale e sviluppo infrastrutturale senza sacrificare la qualità della vita di chi abita queste terre.

Mentre il confronto tra istituzioni e cittadini prosegue, resta da capire quale sarà la prossima mossa nella vicenda. Il futuro delle Langhe potrebbe dipendere dalle scelte che verranno prese nei prossimi mesi.

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