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15 Febbraio 2025 - 23:40
Discarica e cava di Vespia, è scontro tra Agrigarden e Comune a suon di comunicati stampa
È scontro a distanza, a suon di comunicati, fra la Agrigarden ed il Comune di Castellamonte, dopo il consiglio aperto organizzato dall’amministrazione castellamontese il 10 febbraio.
Ad un comunicato stampa emesso dalla società venerdì 14 ne è seguito poche ore dopo uno dell’amministrazione Mazza.
I toni sono aspri da ambo le parti e fanno presupporre nelle prossime settimane una contrapposizione senza esclusione di colpi. Nulla di nuovo o di strano quando si fronteggiano obiettivi opposti: da un lato chi guarda al profitto, dall’altro chi si preoccupa per la salute e la qualità di vita dei propri concittadini.
L’elemento nuovo – e francamente inquietante – che salta agli occhi con evidenza leggendo il comunicato della Agrigarden è l’attacco frontale alla libertà di espressione e di scelta, ancora più grave vista la posta in gioco per la popolazione.
Si pensa che le preoccupazioni siano infondate, che convivere con una discarica e poi con una cava sia piacevole e salutare? Ognuno è libero di pensarla come crede e di dirlo, ma ancor più liberi di dire la loro dovrebbero essere coloro che, invece di ricavare profitti da un’attività economica, ne subiscono le conseguenze negative.
Pretendere che stiano zitti è grave così com’è grave attaccare il diritto di un ente pubblico a decidere liberamente. Le affermazioni fatte durante il consiglio da alcuni degli intervenuti sull’avere di fronte un avversario potente e temibile sembrerebbero trovare conferma nelle stesse affermazioni di quest’avversario.
Il Comune si è schierato in modo molto netto. Resta da vedere se cittadini ed amministrazione si muoveranno all’unisono o se permarrà, da parte di molti abitanti delle tre frazioni più coinvolte, la diffidenza emersa con evidenza nel corso del consiglio aperto di Campo.
Nel suo comunicato, la Agrigarden fornisce “alcune precisazioni in seguito alle notizie apparse sulla stampa” sottolineando che “l’istanza di verifica alla VIA presentata nello scorso mese di gennaio alla Città Metropolitana non riguarda la bonifica della discarica, come erroneamente riportato in alcune testate. Si tratta di un’attività estrattiva finalizzata anche e soprattutto ad accelerare la procedura di copertura della discarica esistente, in conformità alla normativa vigente. Dal momento che il terreno immediatamente adiacente all’impianto di Vespia è idoneo per la realizzazione del capping, la Società ha ritenuto opportuno valutare la possibilità di approvvigionarsi direttamente in loco, riducendo così le tempistiche inerenti le attività di copertura definitiva e diminuendo sensibilmente l’impatto ambientale derivante dal trasporto su gomma”.
Per chi non è esperto della materia, con il termine “capping” s’intendono le operazioni per impermeabilizzare le discariche, isolando le sostanze nocive, controllando la fuoriuscita del percolato e degli odori e riducendo le emissioni dei biogas emanati durante la decomposizione dei rifiuti.
Realizzando la cava – precisa la Agrigarden – si eviterebbe “il transito di circa 4.500 mezzi pesanti, con significativi benefici in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera e dei rischi connessi alla circolazione su strada. Già nel mese di Dicembre 2024 abbiamo informato il Comune di Castellamonte dell’iniziativa sopracitata”.
Fin qui le precisazioni. Poi il tono cambia: “Ci dispiace constatare che nel corso del Consiglio Comunale aperto del 10 febbraio scorso siano emerse delle posizioni pretestuosamente contrarie a questo intervento, basate non sui fatti, ma su potenziali futuri ampliamenti della discarica stessa, che oggi non sono all’ordine del giorno”.
E così si informa che “Agrigarden Ambiente, avendo adottato il Modello Organizzativo ai sensi del D.lgs 231/2001, ha segnalato all’Organismo di Vigilanza alcune affermazioni pronunciate nel Corso del Consiglio Comunale aperto del 10 febbraio, che la società ritiene dannose per il suo operato”.
Cos’è il Modello Organizzativo 231? È uno strumento cui possono far ricorso le aziende per cautelarsi contro il rischio di essere chiamate a rispondere di reati. Venne introdotto nel 2001, insieme all’omonimo Decreto Legislativo, che stabiliva la responsabilità amministrativa e penale delle società, e consiste nell’adozione di una serie di protocolli e di procedure sul cui rispetto deve vigilare un organismo di controllo.
A stretto giro di posta è arrivata la replica dell’amministrazione comunale di Castellamonte, che risponde punto per punto alle accuse della Agrigarden. Fin dall’esordio si ribadisce “che la tutela dell’ambiente e della salute pubblica rappresentano priorità assolute e che ogni progetto che potrebbe avere un impatto significativo sul territorio deve essere valutato con la massima attenzione, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e coinvolgimento della comunità”.
A tal proposito si parla esplicitamente di “Doveri istituzionali di pianificazione a lungo termine” e si precisa: “Sebbene Agrigarden Ambiente affermi correttamente che l’intervento da loro proposto non riguarda la bonifica e che non è stato presentato alcun progetto per un nuovo sito di discarica, la stretta vicinanza fra i due siti solleva interrogativi sulla reale finalità del progetto e sulle sue implicazioni a lungo termine. Come già accaduto in altre realtà, l’apertura di una cava può aprire la strada a successive richieste di nuovi siti di discarica”.
Oggi potrebbe sembrare una buona cosa evitare il passaggio sul territorio comunale dei 4.500 mezzi pesanti necessari a trasportare il terreno con cui ricoprire i rifiuti; domani quella stessa decisione potrebbe rivelarsi controproducente: “Il traffico su gomma non si limiterebbe più ai 4.500 mezzi citati, ma aumenterebbe in modo esponenziale per decenni. È compito dell’Amministrazione considerare anche lo scenario futuro”.
Del resto la cava in sé potrebbe presentare molte criticità perché “l’ubicazione in prossimità della discarica impone un’analisi rigorosa degli impatti sulla qualità dell’aria, delle acque e della falda acquifera”.
Le autorizzazioni di questo tipo le concede la Città Metropolitana, ma il Comune ha una carta importante nelle proprie mani: il Piano Regolatore.
Precisa il comunicato: “L'Amministrazione si è impegnata con i cittadini di Castellamonte affinché non venga aperto un nuovo sito di discarica. L'unico modo per garantirlo è non accettare varianti urbanistiche che cambino la destinazione d'uso da agricola a cava. È inoltre importante considerare che, a breve, la Giunta Regionale dovrà esprimersi sul PRAE (Piano Regionale delle Attività Estrattive) che limiterà fortemente l'apertura di nuove cave”.
Riguardo il fatto che Agrigarden, nel dicembre 2024, avesse informato l’Amministrazione Comunale, si sottolinea che “una comunicazione preventiva non equivale ad un’approvazione automatica del progetto. È essenziale che ogni iter autorizzativo venga condotto nel rispetto delle procedure e con il coinvolgimento degli organi di governo locale”.
Molto ferma la presa di posizione riguardo al diritto di cittadini ed amministratori locali di esprimersi in merito a questioni che li riguardano tanto da vicino.
“Il Consiglio Comunale aperto del 10 febbraio ha dimostrato un forte interesse pubblico verso questa tematica, confermando la necessità di un dialogo aperto e approfondito con i cittadini, le associazioni e gli enti di controllo. L’Amministrazione Comunale non può che ribadire l’importanza della libertà di espressione e del diritto di critica. Un Consiglio Comunale straordinario aperto è, per definizione, un momento di confronto pubblico e democratico, e come tale deve essere tutelato”.
In riferimento al ricorso all’Organismo di Vigilanza, l’amministrazione Mazza ribatte: “Non si ravvedono, nelle discussioni emerse durante quel Consiglio, elementi che possano configurare violazioni del Modello Organizzativo 231/2001 o che possano giustificare una segnalazione all’Organismo di Vigilanza da parte di Agrigarden Ambiente. È importante che tali strumenti di controllo aziendale non vengano utilizzati per delegittimare il confronto pubblico e il dibattito democratico. L’Amministrazione di Castellamonte conferma quindi il proprio impegno a garantire la massima trasparenza e tutela degli interessi collettivi, monitorando con attenzione l’evoluzione dell’iter autorizzativo e promuovendo un confronto costruttivo basato su dati oggettivi e verificabili”.
La Agrigarden Ambiente srl, che gestisce la discarica per “rifiuti non pericolosi” a Vespia, fa parte del gruppo Dimensione Ambiente S.p.A. che opera in Italia e all’estero nel settore dello smaltimento dei rifiuti speciali. Ha 70 dipendenti diretti e nel 2023 il fatturato si è aggirato sui 120 milioni di euro. La capogruppo – appunto la Dimensione Ambiente S.p.A. – è specializzata nelle attività di intermediazione dei rifiuti e nelle bonifiche; le altre società, che hanno sede in Piemonte, Lombardia, Toscana, si occupano di discariche, trattamento di rifiuti speciali, esportazione di rifiuti.
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