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Politica

Il PD di Settimo Torinese? Predica bene e razzola malissimo

Rapido a giudicare, lento a guardarsi allo specchio?

A sinistra Manolo Maugeri, a destra Caterina Greco

A sinistra Manolo Maugeri, a destra Caterina Greco

Con una velocità da Speedy Gonzales, il Partito Democratico di Settimo Torinese, sul suo profilo Facebook, l’altro giorno si è subito affrettato a commentare la notizia sui tre patrioti indagati dalla Procura di Torino per “usurpazione di funzioni pubbliche e per aver effettuato ronde in quartieri della città allo scopo di allontanare i presunti spacciatori…”. Lo ha fatto perché tra i tre figura anche Franco Masciandaro, noto su TikTok e su Facebook con il nome Frank Mascia, ex pugile, 42 anni, commerciante di frutta e verdura e candidato nelle liste della Lega alle recenti elezioni amministrative comunali.

“Ancora una volta” - scrive il PD - “torniamo a leggere sui giornali notizie inquietanti su un candidato della Lega Salvini alle ultime elezioni amministrative, indagato per aver cercato di sostituire lo Stato nelle sue funzioni. Come avevamo previsto, non è solo una questione di ripulire i lati oscuri (per non dire neri) di qualche candidato, ma si tratta di veri e propri comportamenti tipici di altri tempi, in cui il monopolio della violenza era affidato al fascismo. Ci rivolgiamo nuovamente al segretario Manolo Maugeri: come Lega, potete tollerare tra i vostri valori il farsi giustizia da sé in nome della patria? Questa volta non basta cancellare un post…”.

 

Un tono evidentemente provocatorio e non c’è voluto molto per indurre Maugeri a dire la sua.

“Noto con grande stupore” - ribatte - “che il Partito Democratico di Settimo negli ultimi comunicati social parla più del sottoscritto che delle azioni che andrebbero intraprese per migliorare la nostra città, a fronte delle tante proposte (e promesse) fatte in campagna elettorale. Entrando nel merito della questione per la quale vengo chiamato in causa, dal momento che si fa in fretta a dimenticare (quello che conviene, naturalmente), volevo ricordare agli esponenti del PD locale di andare a rileggere quanto da me pubblicato in data 17 giugno, dove mi ero già espresso chiaramente, dissociandomi da certi comportamenti ascrivibili a un ex candidato che, ribadisco, non fa più parte della Lega. Come al solito, quello che riesce meglio al Partito Democratico è la strumentalizzazione, con l'obiettivo di gettare fango sugli avversari, probabilmente perché si è in difficoltà a confrontarsi politicamente sui temi che riguardano la nostra città. Ed infine, dal momento che ci si vuole ergere a paladini della giustizia, ricordo anche che il PD locale nell'ultimo Consiglio comunale ha preso le difese di un personaggio "di spicco" che promuove l'occupazione abusiva delle case e reo di avere commesso una serie di reati ed atti di violenza degni di nota…”.

Tant’è! Fin qui il “botta" e la "risposta” da vero gentleman.

E ci sta che in una comunità si dibatta di questo, ci mancherebbe altro. Quel che appare evidente a tutti è però un PD a senso unico, a cui piace commentare le disgrazie altrui ma sulle proprie è pronto ad alzare mille barricate, compresa quella dei "no comment" fino all’ultimo grado di giudizio.

Ci riferiamo all’inchiesta “Echidna” aperta dalla Magistratura nel bel mezzo della campagna elettorale, che ha portato alle dimissioni dell’allora consigliere regionale Raffaele Gallo.

Una “bomba” che ha toccato anche la Città di Settimo Torinese. Al centro della vicenda c’è la politica clientelare (così scrivono i magistrati) messa in atto dallo storico esponente torinese del PD, Salvatore Gallo, e da tutti i “figli di Gallo”, peraltro non indagati. Tra gli altri, i nomi di Caterina Greco (oggi consigliere comunale a Torino) e Alessandro Scopel (ex amministratore dell’azienda Partecipata Sat e oggi consigliere comunale del PD). Nelle telefonate di Gallo, poi, compare anche il nome di Elena Piastra (“È dei nostri”, dice Gallo) in merito a un incontro con Massimo Fantini, fratello di Roberto Fantini, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa con la famiglia Pasqua di Brandizzo.

Tutto questo per dire che cosa? Che in qualsiasi altra città gli avversari del candidato a sindaco uscente avrebbero utilizzato stralci dell’inchiesta fino allo sfinimento, con manifesti, volantini, pubblicità sui giornali. A Settimo no. Il PD ha fatto finta che l’argomento non fosse suo e il centrodestra di Maugeri idem.

Ironia delle inchieste: tra le prime a condividere il comunicato del PD su Facebook chi c’è? Toh! guarda, proprio Caterina Greco… che peraltro qualcuno sostiene che sarà proprio lei a succedere a Piastra tra 5 anni... 

Ecco Maugeri, ma quand'è che deciderai di fare sul serio "opposizione " e mandarli direttamente a fare in...

caterina greco

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