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20 Gennaio 2024 - 18:43
L'Italia conta il maggior numero di autovelox installati lungo le strade, con le ultime stime che registrano 11.130 mila apparecchi di rilevazione automatica della velocità lungo tutta la penisola, più di Gran Bretagna (circa 7.700), Germania (oltre 4.700), Francia (3.780). Lo afferma il Codacons, che interviene sui sempre più frequenti casi di autovelox smantellati ad opera di ignoti, fenomeno che sta interessando diverse zone d'Italia, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all'Emilia Romagna. E un nuovo abbattimento si registra per un impianto autovelox in Veneto la scorsa notte. Il misterioso "Fleximan" ha colpito in provincia di Padova.
In base ai dati ufficiali del ministero dell'Interno, nel 2022 le principali 20 città italiane hanno incassato un totale di 75.891.968 euro grazie alle sanzioni elevate tramite autovelox, con una crescita del +61,7% rispetto ai 46.921.290 euro di proventi registrati dalle stesse amministrazioni comunali nel 2021. La città con i maggiori incassi da autovelox è Firenze, pari a 23,2 milioni di euro, seguita da Milano (quasi 13 milioni), Genova (10,7 milioni) e Roma (6,1 milioni). Non mancano però le sorprese: se Napoli si ferma ad appena 18.700 euro di incassi nel 2022, i comuni nella zona del Salento hanno ottenuto complessivamente circa 23 milioni di euro grazie alle sanzioni elevate tramite gli autovelox.
Il comune di Cavallino, ad esempio, ha visto gli introiti passare da zero del 2021 ai 2.520.121 euro del 2022 grazie all'apparecchio di rilevazione della velocità installato sulla statale 16 Lecce-Maglie. L'amministrazione di Surbo ha incassato 309.580 euro, che salgono a 720.022 euro a Trepuzzi grazie ai tre autovelox installati sulla statale 613 Lecce-Brindisi. I maggiori introiti vanno però a Melpignano: 2.545.445 euro grazie agli autovelox sulla Statale 16 Lecce-Maglie.
Ci sono poi i casi anomali di alcune strade, come la statale 372 Telesina, disseminate di postazioni autovelox, con limiti di velocità che sono stati modificati nel tempo creando confusione tra gli automobilisti e portando ad una raffica di sanzioni. "Quanto sta accadendo in questi giorni in Italia sul fronte degli autovelox attesta l'esasperazione dei cittadini che si sentono tartassati e braccati dalle multe stradali e dal moltiplicarsi delle postazioni per il controllo della velocità, ma non condividiamo atti di illegalità come quelli di chi distrugge e smantella gli autovelox. - spiega il presidente Carlo Rienzi - Chi supera i limiti di velocità, mettendo a rischio la propria vita e quella altrui, va sanzionato con la massima severità, ma i comuni, dal canto loro, devono perseguire la sicurezza stradale e garantire l'incolumità degli automobilisti attraverso un uso più accorto degli autovelox, troppo spesso installati al solo scopo di far cassa e utilizzare i cittadini come bancomat".
Ma quanti sono gli autovelox fissi sul nostro territorio? Ad oggi sono 9, si tratta di sette strumenti autorizzati dalla Prefettura che sono attivi sempre, tutti i giorni, di notte, di giorno, sempre.
In realtà i velox presenti potrebbero diventare anche 10, è in programma da tempo, infatti, il posizionamento di un rilevatore di velocità (con relative multe) anche sulla Direttissima Sp1 tra Venaria, Fiano e Robassomero. Parliamo di una strada da tempo teatro di incidenti.
Il primo si trova al km 8+200 della strada provinciale 11 “Padana superiore” in direzione di Chivasso, nel Comune di Settimo Torinese. È attivo dal 2018 su una strada di competenza della Città Metropolitana di Torino, gli incassi, quindi, per il 50% vanno all'ex Provincia. Il limite è di 90 km/h.
Da agosto 2023, lungo la stessa strada (non presente sulla mappa qui sopra), ne è stato attivato uno in direzione opposta: da Settimo Torinese verso Torino.
Possiamo poi a quello di Caselle Torinese, nei pressi dell'aeroporto. Installato nel 2018 all'inizio ha fatto una vera e propria strage: 500 multe al giorno. Si trova sulla strada provinciale 2, all’angolo con via Filatoio. Il limite è di 70 km/h.
Anche qui, nel 2023, ne è stato installato (non presente nella mappa) un altro lungo il raccordo che collega Torino all'aeroporto di Caselle.
Il quinto si trova a Ivrea, conosciuto come "l'autovelox del terzo ponte", lungo la ss26. Esiste dal 2013 e continua a mietere parecchie vittime. Il limite è di 90 km/h.
Ce ne sono poi due a Ciriè. Sulla provinciale 2 (corso Generale dalla Chiesa) nel tratto compreso tra l'intersezione con via Battitore e l'inizio del segmento sopraelevato verso Nole. L'autovelox è stato attivato il 21 giugno 2021. Il limite è di 70 km/h.
Altri due si trovano a Crescentino. Uno in frazione Cascinotti e un altro a San Silvestro, in direzione Fontanetto Poi. Per entrambi il limite da non superare è di 90 km/h. Si trovano sulla strada provinciale 31bis.
Gli ultimi due, nelle prossime settimane, saranno installati a Volpiano.
Ecco le sanzioni previste e i punti di patente sottratti al conducente in caso di eccesso di velocità:
In moltissimi comuni, poi, sono presenti anche i così detti "VeloOk". Parliamo di contenitori di plastica, installati sul territorio, che al proprio interno possono contenere (o no) un rilevatore di velocità, un autovelox. Si tratta di sistemi, quindi, che non sono sempre azionati per fare multe. Quando, infatti, l'autovelox non è presente all'interno dell'involucro la multa non scatta. Molti Comuni li utilizzano come una sorta di "deterrente" in grado di "spaventare" l'automobilista. Non sapendo, infatti, se all'interno dell'involucro ci sia o meno l'autovelox moltissimi sono comunque portati a rallentare a rispettare, dunque, i limiti di velocità.
Si tratta di uno strumento presente in molti dei "nostri" Comuni: Settimo, Castiglione, Ciriè e tanti altri...
Dunque, automobilisti, state sempre attenti!
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