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Rivara

Dopo i Paludetto, cosa ne sarà del Castello Museo?

Dagli artisti che lì dentro hanno le loro opere, al sindaco, tutti si domandano quale futuro avrà questo scrigno di arte contemporanea

Il Castello di Rivara, museo d'Arte Contemporanea

Il Castello di Rivara, museo d'Arte Contemporanea

Ed ora che Franz e Davide Paludetto non ci sono più, cosa ne sarà del Castello Museo e dell'inestimabile collezione di Arte Moderna che vi è esposta?

Nessun erede disposto a prendersi un simile impegno, nessun progetto alternativo già avviato.

Il corteo funebre che sabato mattina ha lasciato le sale seguendo Davide nel suo ultimo viaggio, ha lasciato un vuoto in cui rimbombano solo le domande. 

"L'ultimo chiuda la porta", sembrava quasi di sentir dire da un momento all'altro.

Il corteo funebre che ha accompagnato Davide dal Castello alla chiesa Parrocchiale dove gli è stato dato l'ultimo saluto

"Speriamo di riuscire a riaprirla quella porta - commenta senza troppa fiducia il sindaco Roberto Andriollo cui sono state momentaneamente assegnate le chiavi della proprietà -. Il problema è grande, gigante, ma non è certo il Comune a poterlo risolvere. In settimana andrò il Procura ad Ivrea e si vedrà il da farsi". 

"Sarebbe bello che la testimonianza di questo Castello resti preservata. Che capiti qualcosa - dice Silvano Alberi, tra i migliori amici e collaborato di di Davide -. E' tutto un'incognita".

"Ultimamente con Davide ci incontravamo spesso ed era sempre per parlare del Castello e dei progetti futuri. Era quasi nato un rapporto di amicizia - racconta il sindaco -. Stavamo creando grossi progetti. Con il papà, Franz, non era stato possibile ricucire quello strappo che c'era stato tra il Castello e Rivara. Ci si avvicinava e si iniziava a capire che l'uno non può fare a meno dell'altro. Ma con Franz era tutto più difficile. Aveva il suo carattere, i suoi principi. Non ci si capiva bene. Con Davide tutto è cambiato. I rivaresi iniziavano a conoscerlo e apprezzarlo".

Al funerale erano presenti tutte le associazioni del paese, proprio in segno di vicinanza a quel ragazzo dalle mille idee che avrebbe segnato un nuovo corso per questo territorio. "Stava entrando nel cuore di tutti" ha sottolineato Andriollo.

Il sindaco Roberto Andriollo durante il discorso funebre in chiesa

"In questi giorni avremmo dovuto incontrarci per dei grossi progetti futuri. Era entusiasta. Davide aveva l'entusiasmo di un giovane che ha voglia di credere nel futuro. Parliamo di eventi che avrebbero portato a conoscere Rivara a livello regionale, se non nazionale. Ora tutto si è spezzato".

Nel meraviglioso parco che circonda il Castello-Museo, Davide avrebbe voluto organizzare concerti di grande richiamo con artisti del calibro del compositore e pianista Stefano Bollani.

Nel commosso discorso funebre pronunciato dal sindaco in chiesa, solo parole di grande stima: "Tu, Davide, avevi capito una cosa importantissima: il castello non può fare a meno di Rivara e Rivara non può fare a meno del castello. Grazie per tutto quello che hai fatto Davide".

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