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Settimo Torinese

Dante Alighieri spiegato ai ragazzi della scuola Nicoli

Il professor Gianfranco Lotti ha raccontato la bellezza della lingua italiana

DANTE ALIGHIERI SPIEGATO AI RAGAZZI DELLA NICOLI

L’amico Dante Alighieri arriva a Settimo.

Monumento del poeta Dante Alighieri nella Piazza dei Signori a Verona

Mercoledì 22 marzo, alle ore 10, gli alunni della 2D e della 2E della scuola G. Nicoli di Settimo hanno partecipato a una lezione monografica sul tema “Voci buffe, insolenti, innovative nella Commedia di Dante Alighieri”. A tenere la lezione è stato il prof. Gianfranco Lotti, docente e studioso di lessicologia, che ha condotto i ragazzi a un approccio della lingua del volgo, del popolo, attraverso parole e modi di dire ancora oggi vivi ed significativi.

Il professore Lotti non ha solo spiegato le vicende della vita di Dante Alighieri, ma anche curiosità che di solito non si incontrano nei libri di scuola. Un racconto pieno di verve e di passione sottolinenando come molte parole in uso al giorno d’oggi arrivano direttamente dalla Divina Commedia. 

“Grazie a questo laboratorio i ragazzi hanno scoperto da dove provengono alcune parole o locuzioni che sono entrate nel sangue della lingua italiana- hanno detto i professori promotori dell’attività didattica Emanuela Ferraris e Mario Buttigliero- come ad esempio: Le dolenti note, Fatti non foste a viver come bruti, L’ora del tempo e la dolce stagione o L’una e l’altra guancia. Ma soprattutto hanno vissuto un Dante non solo come eccelso poeta, ma come uomo, con le sue peculiarità e le sue fragilità. Come le hanno tutti del resto”.

Serena Scalzo, prof Mario Buttigliero, Thomas Zagato

“È stato molto interessante e appassionante come il professore Lotti ci ha spiegato Dante- hanno aggiunto Thomas Zagato e Serena Scalzo della 2E- sembrava che raccontasse la vita di un suo amico conosciuto per davvero. Soprattutto la sua sofferenza di quando venne a sapere che Firenze era stata messa a ferro e fuoco dai Neri, e di come la sua preoccupazione fosse soprattutto rivolta ai suoi familiari e conoscenti”.

“L’aspetto più interessante del laboratorio - hanno sottolineato Samuele Santonicola e Chiara Piras della 2D- è stato quello sul concetto della poesia. Poesia che nasce dalle necessità interiori e intime. Come è avvenuto in Dante, poeta fin da quando era piccolo, che ha sviluppato quest’arte per tutta la sua vita e nella Divina Commedia grazie all’amore per la sua Beatrice”.

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