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Ivrea
19 Febbraio 2023 - 22:38
Paolo Bisone
Aveva appena 50 anni Paolo Bisone e, a sentire chi lo conosceva, non era solo una brava persona. Era molto di più. Un pezzo di pane. Un amico a cui confidare i propri patemi. Il compagno di viaggio che non ti aspetti. La passione e lo slancio.
Tecnico informatico, programmatore e sviluppatore, Paolo Bisone tutto il suo tempo libero lo utilizzava per coltivare le sue grandi passioni che erano la fotografia e i grandi viaggi stile "Avventure nel mondo".
Originario di Montalto Dora da parecchi anni si era trasferito a Ivrea dove viveva da "single". Tutto questo per dire che è mancato tragicamente sabato scorso, in via Arduino, intorno alle 18,30, nei pressi del ristorante La Mugnaia. Aveva portato una torta da mettere in frigo per la festa di compleanno di un amico.
Un infarto fulminante che non ha voluto sentire ragione. Quando i medici del 118 sono arrivati sul posto han fatto più di un tentativo per rianimarlo ma non c'è stato nulla da fare. E' poi arrivato il medico legato per accertarne la morte, quindi il carro funebre.
"Era un amico di infanzia - ci racconta il libraio Gianmario Pilo - Da anni collaborava con la Grande Invasione con foto magnifiche. Mi mancherà...". Tra i suoi amici anche Virgilio Ardy di Ardy Photo.
Sui social, quasi inutile sottolinearlo, sono già tanti i commenti di chi lo ha conosciuto e amato.
Tra i post ce n'è uno che ti strappa il cuore. E' di Annelyse Gattas Lyra con cui Paolo condivideva l'amore per le foto e per i viaggi.
"La vita è proprio un soffio... - scrive - È uno sbattere d'ali di un colibrì... Una frazione di secondo e via... Tutto cambia, vola via... Oggi è uno dei giorni più triste che ho gia vissuto, dove ho toccato con mano il dolore della perdita di un ente amato... Perché tu amico mio, sei parte della mia famiglia, nel cuore, nel karma nella mente e nell'alma. Sono 10 anni e per me è come se il nostro legame arrivasse da altre vite e dimensioni. Riconoscersi nell'anima altrui e sapersi a casa, accolti, protetti e felici.. Ecco.. Così é stata la nostra amicizia su questo mondo... Ci siamo abbracciati appena 2 settimane fa, con battuta che: "ecchecazzo, fratello, é dall'anno scorso che non ti vedo! Finalmente!"... Mal sapevo io che era anche l'ultimo giorno che ti
E così sono corsa a Ivrea, a cercare tracce che mi alleggerissero il cuore perché, "no! Non può essere vero! Hanno sbagliato! È una notizia falsa! Mio fratellone non può essere morto!"
avrei abbracciato... Non ci saranno altri in questa terra... Ma sono certa che ci saranno in altre vite. Ne sono certa! oggi, risveglio sereno e con colpo dritto al cuore, non ci potevo e non ci volevo credere...
Ero via e, proprio come facevi anche tu, ad un minimo cenno di bisogno, ecco che ti fioendavi da me... E così sono corsa a Ivrea, a cercare tracce che mi alleggerissero il cuore perché, "no! Non può essere vero! Hanno sbagliato! È una notizia falsa! Mio fratellone non può essere morto!" corro da te, approfitto della portone aperto sotto casa tua e vengo su come un uragano... Suono.. Piango.. Suono.. Busso... Ti chiamo in lacrime, fratello mio... Ma tu non rispondi alla porta... Niente più" ciao Pulin, cazzo fai? Cazzeggi? Svegliati!".. Niente più, "Ciao sorellona, dove cazzo sei stata stavolta" ... E..." Fanc... Prossima volta vengo anch'io".
Ecco.. Busso alla vicina ancora incredula perché credere ed accettare è ancora appeso per un filo... E chiedo tue notizie... Ma... È tutto vero.... Non ci sei più... È tutto vero... Il pavimento che fino ad allora era frantumato ora non c'è più e non so coaa fare, piangere... Solo piangere... Non so il numero dei tuoi familiari... Non conosco nessuno e nessuno posso abbracciare per sentirti ancora qui.... Così corro all'obitorio... Ma una porta chiusa ci divide ancora... Sei li.. Appena dietro... Riesco quasi a vederti dall'atra parte... Mentre stendo la mano, vedo la tua che tocca la mia e quello sguardo posato, gentile e sereno che avevi solo tu... Ti saluto in lacrime che non finiscono più... Prego che ti svegli ma so che purtroppo non succederà.. O quanto meno non qui..
Sei partito per il tuo viaggio finale, di ritorno a casa... Ed ora sei libero di raggiungere ogni angolo dell'universo.. Ad assaporare la gioia di ogni partenza senza più preoccuparti del ritorno... È dura lasciarti andare, amico mio... È impossibile sopportare questo dolore eppure dovrò farmi una ragione... Ma non ti lascerò mai... Come ci siamo promessi una volta... Io ci sarò sempre per te e tu per me... Ovunque sarai.... Partiremo sempre e per sempre insieme... Quanti viaggi abbiamo fatto e quante ne faremo ancora, fratello mio... Sarai sempre con me.
Benedetta sia la fotografia che un giorno ci ha uniti. Serberò con cura ognuna di loro, insieme ad ogni emozione che abbiamo condiviso. Grazie per easere stato questo essere di luce e sono certa che continuerai.. Giusto un diaframma più in là.... Ti amo, fratello mio. Per sempre. Fai buon viaggio e prepara la macchina fotografica che appena ci rivedremo riprenderemo ad immortalare il mondo... Anzi i mondi.. La grand avventura nel mondo ora sarà guidata da te.. Proprio come lo sognavi un giorno...".
Con le lacrime agli occhi anche il sindaco di Montalto Renzo Galletto: "Un ragazzo di una sensibilità straordinaria e di una bontà che la parola non rende il senso del valore del termine. L'incubatrice di tutto questo, è stata la sua splendida famiglia e non oso immaginare in questo momento il dolore che provano. A mamma Raffaella e ai suoi fratelli va in questo momento la più ampia partecipazione di tutta la comunità, a me non resta che ricordarlo a chi lo ha conosciuto, come la vita non sia sempre generosa con chi lo meriterebbe, il caso, più che il destino, determina questa ingiustizia. A Raffaella a Sara e a Sergio vada il nostro sentimento di solidarietà più sentito, con la consapevolezza che le parole seppur non di circostanza non lenireranno il loro grande dolore...".
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