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22 Novembre 2025 - 15:16
La cava è un insulto a San Bernardo”: il Comitato demolisce le parole di Cogeis
Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa del Comitato No Cava di Ivrea, affinché ciascun lettore possa valutarne contenuti, toni e responsabilità senza filtri né interpretazioni. In un momento in cui il dibattito pubblico rischia spesso di smarrirsi tra mezze frasi e ricostruzioni parziali, la trasparenza è l’unico argine possibile. Per questo abbiamo scelto di riportare di seguito il testo originale, completo, nella forma esatta in cui ci è stato trasmesso.
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Ivrea - 22/11/2025 - Il Comitato No Cava esprime il più profondo sdegno per l'autorizzazione al rinnovo della cava di San Bernardo concessa da Città Metropolitana. Tale decisione, assunta a dispetto delle chiare e reiterate opposizioni della comunità, ignora le drammatiche conseguenze ambientali, sanitarie e sulla viabilità che ricadrebbero sui cittadini del quartiere.
A questo sdegno si aggiunge un senso di totale incredulità e profondo sconcerto per l'accusa, rivolta dalla città Metropolitana di Torino al comune di Ivrea e ripresa dagli organi di stampa, di non aver mai ricevuto comunicazioni formali di contrarietà al progetto da parte del Comune di Ivrea.
Infatti dalla lettura della Determinazione Dirigenziale di rinnovo dell’autorizzazione si legge testualmente:
“Con nota prot. CM n. 164731 del 25/09/2025 la Città metropolitana, con riferimento alla documentazione trasmessa con prot. CM n. 149417 del 02/09/2025, ha richiesto agli Enti partecipanti alla Conferenza dei Servizi di inviare eventuali osservazioni o pareri, qualora fossero ritenuti necessari ad integrazione dei pareri già espressi. A seguito della nota citata non sono pervenute dagli Enti interessati ulteriori note o pareri.”
Questo silenzio istituzionale rappresenta un danno gravissimo e ingiustificabile alla comunità.
Il Comitato sottolinea come il 26 maggio 2025, il Consiglio Comunale aveva espresso la propria contrarietà al progetto votando all'unanimità l'Ordine del Giorno (OdG) denominato: "Dichiarazione di inopportunità riguardo al rinnovo dell’autorizzazione di cava in località Fornaci S. Bernardo d’Ivrea". Tale atto, formalizzato nella Delibera n. 44/2025, impegnava chiaramente Sindaco e Giunta a: “... riportare in tutte le sedi opportune, la posizione espressa da questo consiglio comunale nonché ispirare l’azione amministrativa alla luce della nuova evidenza ove la discrezionalità lo consenta.” È inammissibile che un atto formale e unitario di tale importanza politica non sia mai stato formalmente trasmesso alla Città Metropolitana. Un’omissione di tale portata, che di fatto vanifica la volontà espressa dal Consiglio Comunale e, con essa, la volontà della cittadinanza, rappresenta un atto di inammissibile leggerezza istituzionale, se non qualcosa di peggio.
A questo proposito, è grave che l’Ufficio Tecnico, successivamente alla predetta decisione del Consiglio Comunale, abbia rilasciato ad agosto 2025 un parere, allegato all’autorizzazione, favorevole al rinnovo già espresso a marzo 2025 dallo stesso dirigente, senza di fatto introdurre elementi contrari utili all’espressione di un parere negativo da parte Città Metropolitana.
Dalla lettura dei documenti ufficiali, in nostro possesso, appare evidente che il comune di Ivrea ed i suoi Uffici abbiamo sempre e solo mandato pareri favorevoli al rinnovo della cava a dispetto delle dichiarazioni pubbliche e della deliberazioni del Consiglio Comunale.
Di fronte a questa inaccettabile inerzia amministrativa, il Comitato richiede che il Sindaco e la Giunta rispondano urgentemente non solo al Comitato stesso, ma all'intero Consiglio Comunale e alla cittadinanza di San Bernardo, chiarendo:
● se la Delibera del Consiglio Comunale n. 44 del 26/05/2025 sia stata trasmessa ufficialmente, considerato che non risulta richiamata nella Determina Dirigenziale di autorizzazione di rinnovo.
● Quali iniziative formali e sostanziali siano state intraprese tra maggio 2025 e la data di autorizzazione, in ottemperanza al chiaro mandato ricevuto dal Consiglio.
● Quali azioni immediate e concrete l’Amministrazione intenda porre in essere per rendere di fatto inefficace il provvedimento di rinnovo, tenuto conto che, a valle della decisione di Città Metropolitana, ogni strumento utile a bloccare la cava ricade ormai esclusivamente nelle competenze e nelle responsabilità del Comune.
In particolare, auspichiamo che l’Amministrazione, nell’ambito del futuro iter di variante della zonizzazione acustica comunale, dia concreta attuazione alle volontà espressa dal Consiglio e dalla cittadinanza introducendo vincoli a tutela della qualità della vita del quartiere che nel contempo siano di ostacolo di fatto, all’attivazione della cava.
Il Comitato "No Cava San Bernardo"
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