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28 Ottobre 2025 - 21:41
Pandoro-Gate
Si avvia verso una svolta il caso pandoro che vede imputata Chiara Ferragni per truffa aggravata, insieme ad altre due persone, nell’inchiesta sui Pandoro Pink Christmas e sulle uova di Pasqua griffate con il suo nome. Da quanto si è appreso, l’imprenditrice sarebbe pronta a risarcire una consumatrice di 76 anni, che aveva acquistato alcuni pandori e a settembre aveva chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento.
Le trattative per la definizione dell’accordo economico sono ormai in dirittura d’arrivo e, salvo cambiamenti dell’ultima ora, nella prossima udienza predibattimentale del 4 novembre la donna, assistita dagli avvocati Giulia Cenciarelli e Mario Di Salvia, formalizzerà la revoca della sua istanza. Il danno era stato quantificato in circa 500 euro.

Secondo quanto spiegato dai legali della pensionata, «voleva fare beneficenza, è una fervente cattolica, ci teneva e solo lo scorso aprile si è resa conto di quello che era successo, che la sua beneficenza non era andata a buon fine».
L’influencer, da parte sua, ha sempre ribadito di non aver mai commesso alcun reato, sostenendo di non aver avuto responsabilità dirette nella gestione della campagna benefica collegata ai dolci natalizi e pasquali.
Alla prossima udienza, presieduta dal giudice della terza sezione penale Ilio Mannucci Pacini, saranno esaminate anche le altre richieste di costituzione di parte civile, presentate da due associazioni di consumatori. In quella stessa occasione, il tribunale dovrà decidere sull’eventuale ammissione dei riti alternativi, tra cui il rito abbreviato.
Se la procedura verrà accolta, le prime udienze sono già fissate per il 25 novembre e il 19 dicembre, con la sentenza attesa a gennaio 2026. Un passaggio chiave, dunque, in un procedimento che continua ad attirare grande attenzione mediatica e che potrebbe concludersi in tempi più brevi del previsto.
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