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Costume e società
25 Agosto 2025 - 21:59
Ferragni e Tronchetti Provera (foto Instagram)
Un nuovo scatto, una nuova Story, e un copione che sembra scritto a tavolino per alimentare il chiacchiericcio digitale. Chiara Ferragni e Fedez non si parlano più, ma continuano a rispondersi: lei con la foto che ufficializza il nuovo amore, lui con un filtro che deforma i lineamenti e una frase che lascia il campo a mille interpretazioni. Il risultato? Due narrazioni parallele che corrono in direzioni diverse ma finiscono per incontrarsi là dove tutto si decide: nella conversazione pubblica.
Il 23 agosto Ferragni ha rotto gli indugi. Dopo settimane di rumors, ha scelto di condividere con i suoi 28,3 milioni di follower la prima foto ufficiale accanto a Giovanni Tronchetti Provera. Niente parole roboanti, niente proclami: solo un’immagine che racconta la normalità di una coppia che vuole semplicemente vivere alla luce del sole. Un gesto lineare, quasi domestico, che però sui social diventa atto politico: un nuovo capitolo, raccontato in mondovisione.
Non passa nemmeno ventiquattr’ore e arriva la replica digitale di Fedez. Il 24 agosto l’ex marito si diverte con un filtro Instagram che lo rende grottesco: occhi spropositati, doppio mento, denti sporgenti. Sopra la caricatura, la scritta “l’amore è cieco” e il tag alla fidanzata Giulia Honegger. Una gag, certo, ma anche un messaggio. Perché se la battuta, letta in superficie, vuole dire che l’amore supera ogni estetica, il tempismo rende difficile non leggerci altro.
A rendere la questione ancora più pepata ci pensa Selvaggia Lucarelli, che non usa mezzi termini: “già prende in giro il nuovo compagno della sua ex, ma la vera domanda è: lui pensa di essere figo? finita la recita da vittima a Sanremo, vedo tornare il falena di sempre, invidioso della luce altrui”. Un giudizio tranchant che trasforma la Story da scherzo a presunta frecciata mirata a Tronchetti Provera. Opinione, certo, ma sufficiente a incendiare i commenti e a spaccare il pubblico in due.
Il confine, del resto, è labile. Sui social, un filtro può restare semplice ironia oppure diventare shade, sottotesto velenoso. Tre gli ingredienti che fanno la differenza: il contenuto (un video buffo), il contesto (subito dopo l’ufficializzazione Ferragni–Tronchetti Provera), e la ricezione (un pubblico che legge e interpreta). Da qui la metamorfosi: la battuta diventa editoriale, la Story si trasforma in messaggio politico del cuore.
E mentre Ferragni sceglie la via lineare del racconto sentimentale, cercando di normalizzare il privato sotto i riflettori, Fedez resta fedele alla sua grammatica più spigolosa: ironia, doppi sensi, autoironia come scudo e specchio. Due linguaggi, due strategie, due pubblici. Lei con la dichiarazione ufficiale, lui con la battuta pungente. Entrambi però con un effetto comune: catalizzare l’attenzione, dettare il ritmo del gossip, trasformare la vita privata in timeline condivisa.
La cronologia, asciutta, racconta tutto: il 23 agosto la foto di Ferragni, il 24 la Story di Fedez, il 25 il commento di Lucarelli. Tre giorni, tre mosse, tre capitoli di una saga che sembra infinita. E che, probabilmente, continuerà a regalarci altri episodi.
Perché, al di là delle intenzioni, resta una verità: sui social non conta solo cosa pubblichi, ma come e quando lo fai. E tra foto patinate e filtri deformanti, la vera partita è sempre la stessa: vincere l’attenzione.
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