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L'Asl To3 contro la sindrome metabolica: esteso il progetto Twist

Dai piccoli cambiamenti alla salute collettiva. L'iniziativa è stata estesa a tutto il territorio

L'Asl To3 contro la sindrome metabolica: esteso il progetto Twist

L'Asl To3 contro la sindrome metabolica: esteso il progetto Twist (immagine d'archivio)

Promuovere la salute prima che compaia la malattia. È questo l’obiettivo di Twist, il progetto dell’Asl To3 che, dopo una fase sperimentale nei Comuni di Grugliasco, Pianezza e Pinasca, sarà ora esteso a tutto il territorio, a partire dalle nuove Case di Comunità. L’iniziativa si rivolge in particolare a chi ha tra i 50 e i 65 anni, presenta segni di sindrome metabolica e vive in condizioni di svantaggio sociale, con l’intento di prevenire patologie gravi legate a sovrappeso, sedentarietà, pressione alta e altri fattori di rischio.

La sindrome metabolica colpisce circa un quarto della popolazione adulta, aumentando la probabilità di sviluppare problemi cardiovascolari, ictus e disturbi vascolari. Intervenire in anticipo significa non solo migliorare la vita dei cittadini, ma anche contenere i costi del sistema sanitario. Proprio in questa direzione si muove il lavoro dell’Asl To3, che ha scelto di non limitarsi a curare, ma di agire prima, coinvolgendo attivamente il territorio.

Il percorso, che dura circa due mesi, parte dalla segnalazione del Medico di Medicina Generale, il quale individua i pazienti a rischio e li indirizza al Servizio di Promozione della Salute. Da lì si entra in un gruppo di lavoro, composto da 8 a 12 persone, accompagnato da un facilitatore appositamente formato. Si lavora in modo esperienziale, senza lezioni frontali, ma con attività concrete: camminate, alimentazione consapevole, gestione dello stress, cura del sonno, uso del pensiero positivo.

Ogni partecipante viene stimolato a rivedere le proprie abitudini quotidiane con l’aiuto di figure professionali diverse: medici, dietisti, psicologi, educatori, fino ai cuochi. La cucina è parte integrante del progetto: si sperimenta la spesa, la preparazione e la condivisione dei pasti, imparando a mangiare in modo sano e sostenibile. Al termine del percorso, viene proposto anche l’avvio di un gruppo di auto mutuo aiuto, per mantenere attivi i benefici nel tempo.

L’Asl To3 ha già testato il modello anche all’interno della propria struttura, proponendolo ai dipendenti attraverso il medico competente. I primi risultati hanno convinto la direzione a proseguire: «I buoni risultati della fase sperimentale ci hanno indotto ad ampliare il progetto su tutto il territorio» ha dichiarato il direttore generale Giovanni La Valle. «Le Case di Comunità saranno il cuore di questo lavoro di prevenzione e vicinanza ai cittadini».

L’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha evidenziato come Twist sia un esempio concreto della funzione di promozione della salute che le Case di Comunità dovranno svolgere: «L’Asl To3 è riuscita a unire multidisciplinarietà e servizi territoriali in un’unica proposta». Per queste strutture è stato previsto un investimento di quasi 18 milioni di euro.

A fine 2024 il progetto ha anche ricevuto il primo premio agli Innovation Awards dell’Asl To3, segno di un riconoscimento interno che conferma la direzione intrapresa.

Twist non è una campagna di sensibilizzazione, ma un lavoro sistematico sul cambiamento delle abitudini. Funziona perché si basa sulla motivazione personale e sulla forza del gruppo. E soprattutto perché parte da un principio chiaro: la salute non si costruisce negli ospedali, ma nella quotidianità.

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