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Presunto sconfinamento russo in territorio Nato: i militari entrano in Estonia per 20 minuti (VIDEO)

Secondo il quotidiano tedesco Bild, un video inchioderebbe alcuni militari russi

Un episodio breve nei tempi, ma tutt’altro che marginale nel significato politico e strategico. Tre militari russi in uniforme avrebbero attraversato il confine ed essere entrati in Estonia, Paese membro della Nato, rimanendo sul territorio estone per circa venti minuti prima di rientrare in Russia. L’episodio è stato riportato dal quotidiano tedesco Bild, che cita fonti del ministero degli Esteri di Tallinn e pubblica anche un video come riscontro visivo dell’accaduto, che in poche ore ha fatto il giro del web e acceso il dibattito.

Secondo la ricostruzione diffusa, l’ingresso dei soldati sarebbe avvenuto in una zona di confine particolarmente sensibile, lungo una linea già più volte al centro di tensioni e incidenti minori dall’inizio della guerra in Ucraina. Non risulterebbero contatti diretti con le forze estoni né l’uso di armi, ma la semplice presenza di militari russi oltre confine ha fatto scattare immediatamente l’allerta diplomatica.

Il governo estone ha reagito convocando senza indugi l’incaricato d’affari russo a Tallinn, chiedendo chiarimenti ufficiali e ribadendo l’inviolabilità del proprio territorio nazionale. Un passaggio formale ma politicamente significativo, che segnala la volontà di non minimizzare l’episodio e di mantenerlo su un piano istituzionale, evitando escalation ma pretendendo spiegazioni.

La notizia è stata rilanciata da numerose testate internazionali e condivisa anche da Anton Gerashenko, consigliere ed ex viceministro degli Affari Interni ucraino, che ha sottolineato come ogni sconfinamento lungo i confini della Nato venga attentamente monitorato nel contesto attuale. L’Estonia, insieme a Lettonia e Lituania, è considerata uno dei punti più delicati dello scacchiere europeo, sia per la vicinanza geografica alla Russia sia per la sua appartenenza all’Alleanza Atlantica.

Ventri minuti possono sembrare pochi, ma in un’area dove la linea di confine è anche una linea politica e militare, bastano a riaccendere l’attenzione internazionale. L’episodio conferma quanto il clima resti teso e quanto ogni movimento, anche apparentemente marginale, venga letto alla luce di un equilibrio fragile e sorvegliato passo dopo passo.

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