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19 Febbraio 2025 - 12:38
Da luoghi per connettersi col resto del mondo via cavo a fonte di degrado urbano. Questo è il triste destino che stanno vivendo le cabine del telefono sparse per tutto il capoluogo piemontese e le cittadine della prima cintura.
Sono sempre più numerose le segnalazioni di cittadini per cabine telefoniche vandalizzate o, peggio, trasformate in latrine abusive, con tutte le conseguenze igienico-sanitarie che ne derivano per i passanti che vedono (e sentono) come sono ridotte le vecchie cabine.
Questo è il disagio lamentato soprattutto dai residenti nei quartieri torinesi Barca e Bertolla, a pochi passi da San Mauro Torinese. Le due postazioni presenti all’incrocio tra strada San Mauro e via Vittime di Bologna sono abbandonate da anni, in balia di senzatetto e disperati che le usano per fare i loro bisogni.
Immagine condivisa da un utente su Facebook. All'incrocio con via Vittime di Bologna i telefoni all'interno sono stati rimossi, ma non le cabine
Come si può leggere ancora sui cartelli ormai molto sbiaditi affissi da TIM (che dal 2019 ha sostituito anche per la linea fissa il marchio Telecom) su quasi tutte le cabine, la rimozione a Torino era prevista entro la fine del 2023. A distanza di quasi un anno e mezzo, molte sono però ancora al loro posto, come nelle zone Barca, Bertolla, Sassi e Vanchiglietta, senza che si siano sapute ulteriori novità.
Nel mentre, i cittadini hanno segnalato più volte la situazione alle autorità pubbliche e a TIM, ma senza risultati concreti. L’appello dei cittadini è quindi che la situazione cambi, dopo che per troppo tempo la loro voce è rimasta inascoltata, e che TIM rispetti il suo piano di rimozione delle vecchie cabine del telefono, già fortemente in ritardo, ponendo il decoro pubblico al centro dell’attenzione.
Stando all’indagine del 2023 della società telefonica, che non può che essere confermata dall’esperienza di tutti, le vecchie cabine sono state soppiantate negli ultimi decenni dai cellulari, con pochissime persone che le usano ancora. Il piano di TIM prevede la rimozione di quasi tutti i 15.000 telefoni pubblici presenti in tutta Italia: si salveranno solo quelli presenti in luoghi come ospedali, caserme e carceri.
È prevista anche la sostituzione di alcune cabine con postazioni “smart” di ultima generazione, in grado di fornire informazioni alla cittadinanza tramite touch screen, offrire postazioni di ricarica per cellulari, pulsanti di SOS e possibilità di effettuare chiamate gratuite verso numeri fissi e mobili nazionali. Tutte belle promesse fatte a settembre 2023, di cui per ora non si è vista la minima traccia. Faranno la stessa fine delle cassette postali “smart” di Poste Italiane, promesse per sostituire almeno in parte le buche rosse rimosse ma mai arrivate a Torino e prima cintura, se non in pochissimi (e simbolici) casi?
La domanda rimane per ora senza risposta. Un’alternativa alla rimozione delle cabine però ci sarebbe: convertirle in postazioni per il book crossing. Entri, prendi un libro che vuoi leggere e ne lasci uno in omaggio, e lo puoi tenere a tempo indeterminato. Il Comune di San Mauro Torinese, al pari di altri, ha intrapreso questa strada, e non presenta attualmente cabine telefoniche abbandonate sul proprio territorio.
Purtroppo però, anche in quel caso le cabine postazioni di book crossing sono state vandalizzate negli ultimi mesi, probabilmente per puro gusto di sfogare la propria violenza.
Il municipio di San Mauro è attualmente allo studio di un modo per rilanciare l’iniziativa di riqualifica del territorio ed evitare atti vandalici del genere. Non è dato invece sapere quale sarà il reale destino delle cabine telefoniche a Torino, visto che la rimozione spesso non è avvenuta, così come opere di riqualifica o di pulizia del loro interno.
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