Cerca

San Mauro Torinese

Occhio alle multe: il semaforo spara-foto torna a castigare gli automobilisti

Negli ultimi giorni sono piovute diverse segnalazioni in redazione e c'è chi è pronto ad andarsi a incatenare davanti al Comune

Il semaforo incubo degli automobilisti

Il semaforo incubo degli automobilisti

Torna l'incubo multe per gli automobilisti che passano da San Mauro Torinese.

Il semaforo di via Speranza è tornato all'azione castigando gli automobilisti che sbagliano corsia di canalizzazione. Peccato che, anziché contestare la prevista infrazione del codice della Strada, i più che zelanti civich sanmauresi contestino il passaggio con il semaforo rosso, anche a chi attraversa l'incrocio con il verde pieno, ma dalla corsia sbagliata.

Insomma, un gran pasticcio in cui le vittime sono gli automobilisti. Vittime non perché non sia giusto multare le infrazioni. Ma che almeno vengano contestate le giuste infrazioni!

In questi giorni alla redazione del nostro giornale sono piovute diverse segnalazioni. Come non accadeva da tempo, da quando, cioè, l'amministrazione Guazzora, in accordo con la polizia municipale, aveva deciso di coordinare l'impianto semaforico in modo che fosse omogeneo nelle due direzioni: per chi andava dritto e per chi svoltava. Una soluzione che aveva fatto in modo che non fioccassero più quelle multe assurde che contestavano il passaggio con il rosso a chi, invece, aveva solo cambiato corsia.

Capita, invece, che ci contatti un'automobilista incredula per quanto le è capitato.

"Ricevo un verbale di notifica di una contravvenzione per passaggio con il rosso - ci racconta la donna -. Mi è sembrato assurdo. Ho trent'anni di patente, una guida prudente, mai preso una multa prima. Penso di aver sorpassato la linea di stop, mi metto l'anima in pace e pago subito, nei cinque giorni, prima che quella multa da 180 euro superi i 200 euro".

L'automobilista, però, deve fare conto anche con i punti tolti dalla patente: ben sei.

"E' stato proprio quando ho iniziato la procedura di comunicazione del guidatore per sottrarre quei sei punti dalla patente, che ho scaricato le immagini catturate dal semaforo. Per me è stato uno shock: tre fotogrammi in cui si vede benissimo la mia auto ferma abbondantemente prima della linea di stop, partire con il verde e attraversare con il verde. Peccato che per sbaglio mi fossi messa nella corsia per la svolta a sinistra. Era vuota, c'ero solo io, così, appena è passata l'auto ferma sulla corsia di destra, mi sono accodata e ho attraversato l'incrocio con verde pieno".

Ligia interpretazione o ingiustizia?

"Per me si tratta di un'ingiustizia bella e buona. Il codice della strada prevede come infrazione il cambio di corsia al quale corrisponde una sanzione molto più lieve sia in termini economici che di punti sulla patente. Perché i vigili sanmauresi, invece, contestano il passaggio con i rosso quando è documentato dall'impianto stesso che la direzione seguita ha un verde pieno? Per me è un'ingiustizia della quale non riesco a darmi pace. Il passaggio con il rosso, giustamente, è un'infrazione ritenuta gravissima. Se commessa due volte nell'arco di due anni porta alla sospensione della patente di guida. Perché punire così severamente gli automobilisti? Questo porta soltanto a creare un senso di sfiducia nei confronti delle istituzioni".

Farà ricorso?

"Contro la sanzione non posso più perché l'ho pagata subito. Valuterò se ricorrere contro la sottrazione dei punti dalla patente chiedendo che venga riconosciuta l'infrazione corretta e cioè il cambio di corsia".

Stessa odissea per un altro automobilista che, amareggiato dice: "E' assurdo. A parità di situazione alla mia compagna, a Torino è stato contestato il cambio di corsia. Cinquanta euro di multa e due punti tolti dalla patente. Come si fa a non parlare di ingiustizia?".

Intanto c'è chi si sta ritrovando a fare i conti, per lo stesso tipo di contravvenzione, ma con una multa lievitata di dieci volte e arrivata a 1800 euro.

Si tratta del settimese Marco Liccione, uno dei leader del movimento "No Vax" ai tempi del Covid: "Ma siamo matti? 1800 euro di multa per quel semaforo che all'epoca non era neppure legittimo (mancava la delibera di giunta comunale che autorizzasse l'impianto) e che contesta contravvenzioni sbagliate?".

Il settimese Marco Liccione

La multa di Liccione risale al 2019: "I vigili di San Mauro sostengono di avermela notificata. Ma io la ricevuta di quella raccomandata non l'ho mai ricevuta. E si svegliano ora dopo cinque anni, senza nessun altro tentativo di notifica?".

Liccione è su tutte le furie: "Mi andrò ad incatenare davanti al Comune di San Mauro. Andrò fino in fondo. Non mi arrendo".

La sindaca Giulia Guazzora, messa al corrente della situazione spiega: "Ho verificato anche con il Comandante della Polizia Locale e l’impianto di via Speranza risulta attivo con la modalità disgiunta. In accordo con la Polizia Locale ci impegniamo a modificare la situazione dell’impianto semaforico in modo che sia omogeneo nelle due direzioni".

La sindaca Giulia Guazzora

Scappati i buoi, si torna a chiudere i cancelli, insomma. Circa l'applicazione della sanzione per un'infrazione anziché un'altra, invece, la sindaca non si esprime.

Per quanto riguarda la super multa da 1800 euro spiega: "Se è lo stesso caso di cui sono stata già messa a conoscenza, quel verbale è stato notificato due volte tramite Pec all'indirizzo fornito dalla persona stessa. Dagli uffici non risultano, dunque, irregolarità".

Liccione, dal canto suo, è convinto più che mai di andarsi ad incatenare per protesta.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori