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Settimo Torinese

Isola ecologica o discarica a cielo aperto? Piastra fa finta di non vederla

La situazione si è fatta sempre più preoccupante. Ci vorrebbero delle telecamere che non ci sono

Elena Piastra

Elena Piastra

Cittadini esasperati a Settimo Torinese denunciano una situazione vergognosa di degrado ambientale nell'isola ecologica situata tra via Don Gnocchi e via Foglizzo. L'area, da almeno una settimana, si è trasformata in una vera e propria discarica a cielo aperto, che non trova risposte adeguate nè da parte dell'amministrazione comunale, nè da parte di Seta la municipalizzata che si dovrebbe occupare della raccolta.

Rifiuti e topi, topi e zanzare, puzza, tanta puzza nauseabonda. Sacchetti dell'immondizia sparpagliati ovunque. Arrivano. Si guardando intorno e buttano. I soliti "zozzoni" senza alcun senso civico.

Tutto bene! E quindi che si fa? Puntiamo il dito contro la maleducazione imperante e poi lasciamo tutto lì e alziamo le spalle?

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"Sarebbe opportuno mettere realmente delle telecamere e non limitarsi a un cartello che avvisi che ci sono, ma che nella realtà dei fatti non esistono", ci dicono con l'amaro in bocca alcuni abitanti del quartiere.

"Se le telecamere ci fossero davvero, forse non saremmo arrivati a questo scempio".

Un’accusa pesante, che punta il dito contro l'inefficienza del Comune e la gestione superficiale della sindaca Elena Piastra, la quale – va detto – non è nuova a critiche di questo tipo, ma se n'è sempre allegramente fottuta, preferendo all'amministrazione della cosa pubblica i tour tra i cantieri con fotografi appresso o i dibattiti e i confronti sul futuro dell'Italia e del mondo.

Ciò che fa più riflettere n questa parte della città è la sensazione di abbandono che emerge dalle parole di alcuni residenti e probabilmente di tanti altri cittadini che vivono la stessa situazione.

"Il sito è posizionato in un modo tale da invitare gente incivile delle zone limitrofe a farne uso senza averne ovviamente diritto", prosegue la lamentela.

In altre parole, quella che dovrebbe essere un'area vigilata e regolamentata si è trasformata in una zona franca, dove chiunque si sente autorizzato a lasciare quel che gli passa per la testa.

E allora ci si domanda: dov’è l’amministrazione comunale? Dove sono i controlli? Che fine hanno fatto le promesse di sorveglianza e di interventi tempestivi? Non basta piazzare cartelli fittizi e sperare che i cittadini diventino improvvisamente rispettosi delle regole. Occorrono azioni concrete, sorveglianza vera, e soprattutto un’amministrazione presente e reattiva, in grado di prendere in mano la situazione e restituire decoro e vivibilità ai propri cittadini.

Non è la prima volta che a Settimo Torinese si parla di emergenze ambientali e di sporcizia nelle strade.

La verità è che la sindaca Elena Piastra  non può continuare a chiudere gli occhi di fronte a queste denunce.

Non se lo può permettere lei e neppure gli uomini e le donne della sua giunta, peraltro, salvo Alessandro Raso, completamente spariti da tutti i radar.

La verità è che la cittadinanza è esasperata dai "silenzi assordanti". La gestione dei rifiuti, le isole ecologiche trasformate in discariche, e la mancanza di controlli sono un problema che necessita di risposte chiare e immediate.

I cittadini chiedono interventi immediati. La situazione non può più essere tollerata e ogni giorno di ritardo nelle azioni necessarie contribuisce a peggiorare lo stato del territorio, oltre che ad alimentare il malcontento.

"Spero che le autorità prendano i dovuti provvedimenti - sottolinea un residente nel quartiere - Mi raccomando di divulgare… Non se ne può più".

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