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Settimo Torinese
03 Settembre 2024 - 17:58
Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese
Ci vuole un bel coraggio, sì. Un coraggio che rasenta la temerarietà, nell’affermare che la giunta di Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese, sia di centrosinistra. Lei, Luca Rivoira, Chiara Gaiola… Ma guardateli! Ma di quale centrosinistra stiamo parlando? Di quello dei bei tempi andati, tutto falce e martello, dalla parte dei lavoratori, dei poveri e degli oppressi, contro l'élite borghese che fa affari in città? Se è così, diteci che cos’è di centrosinistra e che cosa non lo è… Fateci dei paragoni, dei confronti con altre amministrazioni comunali, fuori e dentro la Regione, perché noi queste differenze non siamo riusciti a riscontrarle.
Ma ci vuole ancora più coraggio a sostenere che un giornale come "La Voce" sia di centrodestra solo perché osa criticare una giunta che pare più interessata a organizzare feste (Piastra come l’imperatore Vespasiano) che a risolvere i problemi concreti dei cittadini. O peggio, che qui ci sia qualcuno che rosica perché Piastra ha preso il 75%, considerando che l’unica a non credere che avrebbe vinto con quelle percentuali era proprio la diretta interessata, non cosciente del “gran marketing” organizzatole intorno da famigliari, parenti, vicini di casa, amici, impiegati, addetti stampa, partito, semplici conoscenti, amici del bar, eccetera…
Ci spiace per tutti, ma i marciapiedi rotti, i parchi ridotti a uno schifo (nonostante un appalto di 850 mila euro) e le buche per le strade non hanno un colore politico e ci parlano di una città che arranca, di un commercio che annaspa, di una quotidianità fatta di rattoppi e compromessi.
E che dire dei 25 mila euro spesi per ottenere pochi chilogrammi di “farina della legalità”?
Sarà anche un modo nobile di bruciare denaro pubblico, ma sempre di combustione si tratta.
Chi ha il coraggio di affermare che la linea editoriale de "La Voce" sia priva di ideali di sinistra, dovrebbe rivedere la propria definizione di sinistra. Da sempre, infatti, queste pagine hanno ospitato editorialisti che della vera sinistra, quella non annacquata, sono fieri rappresentanti. Solo un cieco potrebbe non riconoscerli.
E sui temi cruciali, quelli veri, quelli che scottano: Gaza, il lavoro, la povertà, l'immigrazione, il disagio economico di chi non arriva alla fine del mese… su questi fronti, "La Voce" non si è mai tirata indietro e c’è, ed è sufficiente una semplice ricerca con le parole chiave su www.giornalelavoce.it. Provare per credere!
Insomma, ci vuole del coraggio a sostenere tutto ciò. Un coraggio che però non manca a chi difende Elena Piastra. E che lo fa pur sapendo che la sindaca è perfettamente in grado di farlo da sola, con una loquacità che potrebbe riempire fiumi; non per niente la chiamano “la chiacchierona”.
E pazienza se saranno parole che, purtroppo, non tapperanno le buche, non taglieranno l’erba, né raddrizzeranno i marciapiedi. E pazienza se non le ha potute utilizzare davanti alle telecamere di Rete 4, dove la sintesi ha fatto la differenza.
Si è solo sentito che spende 850 mila euro per tagliare l’erba e non le bastano!!! Che fa sei tagli che non si sono visti e che ne vuole spendere di meno... Boh!
Che poi sull'erba alta al Parco Berlinguer bastava dire quel che ha ammesso l'assessore Alessandro Raso sui social: "Non l'abbiamo tagliata!". Punto!
Sì. Ci va un bel coraggio!!!
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