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La Festa dell'Unità torna a Torino dopo 3 anni di stop per Covid

Saranno presenti anche Bonaccini e Schlein. Tra le novità 3 nuovi sportelli per i cittadini

Torino

Inaugurazione della Festa dell'Unità di Torino

Dopo tre anni di stop forzato causa Covid, torna a Torino la Festa dell'Unità: sarà la prima da quando i Dem sono tornati alla guida della Città.

 

Si parte oggi e si chiude il 18 settembre fra grigliate e dibattiti, presenti anche il presidente del Pd Stefano Bonaccini il 7 settembre e la segretaria Elly Schlein il 15, entrambi intervistati dal direttore del quotidiano La Stampa Massimo Giannini.

Stefano Bonaccini

Elly Schlein

Massimo Giannini

La manifestazione è stata presentata oggi in piazza d'Armi - dove fa ritorno da location più periferiche dopo 7 anni - dai segretari regionale e metropolitano Domenico Rossi e Marcello Mazzù, e dai presidenti regionale e metropolitano Nadia Conticelli e Domenico Cerabona.

 

La conferenza stampa si è aperta osservando un minuto di silenzio per i cinque operai morti nell'incidente ferroviario di Brandizzo.

Oltre ai tradizionali stand, quest'anno saranno presenti tre novità: uno 'sportello digitale' al quale chi lo desidera potrà rivolgersi per farsi aiutare nel compiere procedure digitali, uno 'sportello botta e risposta' presso il quale chiunque potrà interloquire con gli amministratori locali per chiedere chiarimenti o presentare lamentele, e uno 'sportello non violenza e pace' che sarà gestito in collaborazione con realtà come la Caritas e la Comunità valdese.

"Una comunità, soprattutto nei momenti difficili - ha detto Mazzù - ha bisogno di idee e progetti ma anche di emozioni e di riconoscimento reciproco. Occorre sentire che abbiamo un progetto condiviso e che stiamo condividendo una cosa difficile, ma bella".

"Incontreremo - ha sottolineato Rossi - i rappresentanti delle altre forze politiche e civiche. Nonostante sia un'epoca in cui prevalgono narcisismi e ragionamenti orientati alla massimizzazione dell'utilità delle singole parti, abbiamo il dovere e la necessità di costruire le condizioni dell'unità. Lo diceva già l'ex tupamaro ed ex presidente dell'Uruguay Pepe Mujica nel 2014 nel libro La Felicità al Potere: 'la disgrazia della sinistra è che non riesce a unirsi: bisogna abituarsi a camminare insieme, poi questa abitudine si trasformerà in tradizione'. Di fronte alle sfide elettorali che ci aspettano non possiamo non ascoltare quelle parole"

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