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Ivrea

Aspettiamo ancora le scuse di Enrico Marchiori sulla X^ Mas. La campagna elettorale s'infiamma

Una mostra sulla X^ Mas nell'androne del palazzo Municipale

Mario Beiletti

Mario Beiletti

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E' stata inaugurata lo scorso 20 aprile nell'androne del Municipio una mostra che è tutta da leggere... Racconta la storia della X Mas che collaborò con i tedeschi e si macchiò di orribili delitti e stragi. Nel presentarla il presidente dell'Anpi Mario Beiletti non ce l'ha fatta! Non ha resistito! Le parole gli sono uscite fuori "una a una" senza alcuna fatica. Il dito lo ha puntato "diritto diritto" su Enrico Marchiori, oggi candidato alla carica di consigliere comunale per i Fratelli d'Italia.

"Chi se lo ricorda ancora quel consigliere di maggioranza che elogiò sui social la X Mas, e non si scusò? - ha tuonato - Questa mostra è dedicata anche a lui, e a tutti coloro che hanno dimenticato. In quella occasione, durante un presidio di protesta in piazza, l’Anpi si impegnò a rendere note ai Cittadini di Ivrea tramite assemblee cittadine e una mostra le efferatezze compiute dai fascisti, fra i quali si distinguevano proprio i militi della X Mas. Con questa Mostra abbiamo adempiuto ad una promessa. Perché l’Anpi non dimentica, e mantiene sempre la parola data…".

Il post non era suo ma di un amico e lui lo aveva condiviso. Si raccontava di una mamma e di un nonno che "non smise mai di portare la camicia nera dopo i noti fatti dell'8 settembre".

Manca a dirlo lo screenshot della "condivisione" cominciò a girare di telefonino in telefonino e su whatsapp: il minimo sindacale a pochi mesi dalle elezioni amministrative.

Poco importò se Marchiori, eletto tra le file della Lega e poi scappato via a gambe levate nel Gruppo Misto, avesse già detto in tutte le salse che aveva un'altra idea sul ruolo del consigliere comunale. E poco importa se ne fosse convinto o meno.

A chiarire il suo pensiero fin troppo bene  le parole che, sul suo profilo di Facebook, si leggevano poco sopra e poco sotto.

Tipo: "Militia Est Vita Hominis Super Terram. Vivere Militare Est. MEMENTO MORI" (La vita dell'uomo sulla terra è una milizia, e i suoi giorni simili a quelli di un mercenario)."

E poi frasi celebri di George Washington (“Se desideriamo evitare l'offesa, dobbiamo essere capaci di respingerla: se desideriamo assicurarci la pace, dobbiamo essere sempre pronti ad andare in guerra”, “Essere preparati per la guerra è uno dei mezzi più efficaci per mantenere la pace.”), di Julius Evola("Portarsi non là dove ci si difende, ma là dove si attacca.“), di Mao Tse Tung("Civilizza la mente e rendi selvaggio il tuo corpo") e di Friedrich Nietzsche.

Per risolvere e discutere della questione, a suo tempo, il consiglio comunale si riunì a porte chiuse. In quell'occasione Marchiori lesse un comunicato ma non fece alcun passo indietro. La maggioranza fece quadrato e il sindaco Stefano Sertoli  se la prese con la cosiddetta "sindrome da polpastrello" un modo come un altro per catalogare il tutto come una semplice "ragazzata".

"Ha osato contrattaccare con tracotanza - gli rispose Beiletti - leggendo due pagine elogiative della flottiglia X Mas (tra l’altro, confondendo volutamente il reparto militare dell’Esercito di prima e dopo la guerra, con lo scellerato comportamento del gruppo X Mas nel periodo della Resistenza, combattendo al fianco dei tedeschi contro i Partigiani...".

Beiletti gli ricordò che la Decima Mas si macchiò di efferate uccisioni di Partigiani, fra le quali – una per tutte, la tristemente nota vicenda di Ferruccio Nazionale al quale è intitolata la piazza di città "orrendamente torturato, talché al momento dell’impiccagione il Martire era privo della lingua e degli occhi, strappatigli in carcere…".

Infine si impegnò a organizzare una mostra per raccontare le efferatezze compiute dai fascisti, fra i quali si distinguevano proprio i militi della X Mas. "Ne raccontiamo le vicende affinché tutti, anche i più giovani, possano sapere e conservare una memoria consapevole della nostra Storia...".

 X MAS

  1. Junio Valerio Borghese scampato alla pena capitale per collaborazionismo.
  2. La X flottiglia Mas era una unità speciale della Regia Marina.
  3. Nel 1942 tentò di far saltare un grattacielo di New York.
  4. All’8 settembre non accettò la resa e si offrì con la sua flottiglia ai tedeschi, prima ancora che nascesse la RSI.
  5. La X passa agli ordini del generale Wolf in funzione di lotta antipartigiana.
  6. Essa non combatte quindi per la Patria, ma per i tedeschi.
  7. Anche la RSI la guarda con sospetto.
  8. Vi aderì subito anche Umberto Bertozzi che guidò la famigerata compagnia 0.
  9. Nascono i battaglioni Barbarigo, Lupo, Mai Morti, Sagittario, Folgore addestrati dai tedeschi. Il Mai Morti disgusta persino Alessandro Pavolini e sempre al comando di Fumai diventa il Sagittario che si trova a Cuorgnè, famoso per il terrore che semina, arrivando anche a Ivrea.
  10. Rastrellamento della Lunigiana.
  11. A Forno sono giustiziati 81 civili.
  12. Poi giungono in Canavese, che è zona strategica per l’autostrada Milano Torino.
  13. Rastrellamento di Ozegna, Valperga, Feletto.
  14. 8 luglio 1944 scontro a Ozegna fra Piero Piero e Bardelli.
  15. Torture, fra cui a Luigina Trione e Ferruccio Nazionale.
  16. Bombardamento della Val Soana.
  17. Incendiate case a Cuorgnè e Pont.
  18. Poi si spostano in Veneto dove, a Conegliano, ancora si ricorda il “castello delle urla strazianti”, sempre al comando del Bertozzi.
  19. Poi al confine orientale sempre in funzione antipartigiana.

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