Cerca

Ivrea

Decima Mas. Maggioranza di centrodestra senza vergogna

Le reazioni al doppio elogio del consigliere comunale Enrico Marchiori durante il consiglio comunale a porte chiuse

"Marchiori si deve dimettere!": lo chiedono le Opposizioni di Ivrea

Ferruccio Nazionale in piazza di città

Tre commenti alla sceneggiata dell'altra sera. Un consiglio comunale a porte chiuse di cui non s'è capita la ragione. La lettura di un documento di elogio alla Decima Mas da parte del consigliere comunale Enrico Marchiori, lo stesso che qualche giorno prima aveva condiviso il post di un amico poi diffuso da altri amici in lungo e in largo per il Canavese. Infine una maggioranza di centrodestra che cataloga il "fatto" tra le "ragazzate". Insomma "Benvenuti a Ivrea". 

Ennesima prova di ottusità della maggioranza nel Consiglio comunale di Ivrea.

In merito al consigliere Enrico Marchiori che ha elogiato sui social la X Mas, tristemente nota per aver combattuto dal settembre ’43 sino alla fine della II guerra mondiale al fianco dei tedeschi occupanti in funzione anti-partigiana, macchiandosi di efferate torture ed uccisioni.

Nessuno dei suoi colleghi della maggioranza è intervenuto a sanzionarlo. Le opposizioni ne avevano chiesto le dimissioni, o quantomeno un atto di pentimento, una dichiarazione di antifascismo, sia pure all’ultimo minuto. Nulla di tutto ciò, anzi.

Marchiori ha osato contrattaccare con tracotanza, leggendo due pagine elogiative della flottiglia X Mas (tra l’altro, confondendo volutamente il reparto militare dell’Esercito di prima e dopo la guerra, con lo scellerato comportamento del gruppo X Mas nel periodo della Resistenza, combattendo al fianco dei tedeschi contro i Partigiani).

Ricordiamo che la Decima Mas si macchiò di efferate uccisioni di Partigiani, fra le quali – una per tutte, la tristemente nota vicenda di Ferruccio Nazionale al quale è intitolata la piazza di città, orrendamente torturato, talché al momento dell’impiccagione il Martire era privo della lingua e degli occhi, strappatigli in carcere.

Secondo costui la minoranza avrebbe “cavalcato” il problema a livello politico. Segno che finge di non aver capito… Ha poi osato parlare di Gino Pistoni (con ciò infangando un altro Martire, da noi invece molto celebrato). Insomma, una grande confusione. 

Unico commento dalla maggioranza: l’accusa che noi preferiamo additare un consigliere (Marchiori), ma che si preferisce andare sottobraccio ad una terrorista (si riferisce all’incontro di qualche giorno fa tra la figlia di Aldo Moro e la Faranda, che al tempo militava nel gruppo armato che catturò ed uccise Aldo Moro). Accusa infame, insensata, strumentale. Abbiamo invece assistito ad un incontro splendido fra due donne che hanno saputo elaborare il lutto, perdonare ed essere perdonata, dopo un lungo e sofferto percorso che le ha viste riconciliarsi.

Nulla di tutto ciò nelle parole che vengono da una maggioranza che non ha dato nemmeno il patrocinio all’iniziativa.

Insomma, non solo il consigliere non si è scusato, ma è passato all’attacco, complice una maggioranza silenziosa. Una maggioranza consigliare tutta da rifare. Ribadiamo che l’Anpi non ha nessun intento nascosto in vista delle future elezioni comunali ad Ivrea. Non l’abbiamo mai fatto, non ci siamo mai schierati tranne raccomandare di non votare partiti di stampo fascista. Però, un tale coacervo di persone è la prima volta che Ivrea deve sopportarle. Speriamo sia l’ultima.

Perché, ripetiamo, questa vecchia e nuova destra che siede sui banchi del Consiglio comunale che fu di Olivetti e di tanti altri galantuomini, a noi non sta proprio bene… 

Ci auguriamo che i Cittadini di Ivrea capiscano quali e quanti danni essa rechi alla Città, anche dal punto di vista morale e della sua Storia.

Da parte nostra ci impegniamo a rendere note ai Cittadini di Ivrea tramite assemblee cittadine e una mostra le efferatezze compiute dai fascisti, fra i quali si distinguevano proprio i militi della X Mas. Ne racconteremo le vicende affinché tutti, anche i più giovani, possano sapere e conservare una memoria consapevole della nostra Storia. 

Il Direttivo Anpi Ivrea e Basso Canavese

Riappacificazione Sì, Riabilitazione No

Siamo prima di tutto Consiglieri e come tali rappresentanti delle Istituzioni, istituzioni che vanno servite con rispetto, disciplina e onore come recita l’art. 54 della Costituzione:

“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.”

E se la Costituzione, figlia della Resistenza, è stata scritta in funzione antifascista, ideologia che i Padri e le Madri costituenti conoscevano bene, è ovvio che tutti noi, più ancora che i cittadini che rappresentiamo, abbiamo il dovere giuridico e morale di rispettarla in ogni sua parte, a partire dal Sindaco che giura materialmente su di essa al momento dell’insediamento.

Il Consiglio è un’assise in cui c’è spazio per tutti i pensieri (e questo grazie alla nostra Democrazia, conquistata dalla lotta di Resistenza e dal sacrificio di quei partigiani che la Decima MAS tanto crudelmente perseguitò) ma non per quelli che rinnegano la storia nei suoi aspetti fattuali e in questo caso quella della Città che rappresentiamo

Nell'aula del consiglio è bene che maturi anche la missione di “riappacificare”, ma non lo si può fare con chi riabilita una storia che ha portato Ivrea su tutti i libri di storia per le atrocità  commesse dalla Decima e subite da civili e partigiani, qui dove il municipio si affaccia su Piazza Ferruccio Nazionale, dove “Alimiro” fece saltare il ponte salvando la città, mentre i repubblichini della Decima lo presidiavano.

Ecco perché, noi consiglieri del PD, non abbiamo accettato alibi come quelli che si sono sentiti:

  • l’intervento del consigliere Marchiori, nel quale si ricostruisce solo una parte, quella del reparto dei mezzi d’assalto della Marina

italiana che nel marzo del 1941 assunse la denominazione di “X flottiglia MAS ma tralascia completamente la parte che va dal maggio 1943, data in cui il comando della X MAS fu assunto da J.V. Borghese, il quale dopo l’8 settembre ne fece una formazione militare autonoma per continuare a combattere al fianco del Terzo Reich. Diventando “famosa” per i civili marchiati prima e uccisi poi, per la lotta contro i Partigiani;

  • o il giustificare i comportamenti “da tastiera” … a cui oggi siamo soggetti, come ha fatto il Sindaco;

Un Consigliere che elogia la X MAS davanti ad un quadro che rappresenta un partigiano morto, che cita Pistoni con leggerezza, ma che forse non sa neppure che mori a 20 anni colpito da una scheggia di mortaio mentre si era attardato a soccorrere un soldato tedesco ferito, e che non sa che Ivrea è una Città della Resistenza e Antifascista per Costituzione e a cui nessuno della sua stessa maggioranza ha pensato di suggerirgli: un elegante e contrito silenzio. A tal proposito, forse è stato più intelligente Montesano a dire “non sapevo”, ho una raccolta di magliette e come ho messo questa della X-MAS, potevo mettere quella di MAO, davanti a tutto questo ci diventa difficile non condannare il comportamento del Consigliere soprattutto avendo sempre condannato tutte le idee di stampo neofascista e dichiaratamente neonaziste che si sono presentate ad Ivrea.                                                                                   

Gruppo PD – Consiglio Ivrea: Maurizio Perinetti, Gabriella Colosso, Fabrizio Dulla, Fiorella Pacetti

Senza vergogna. Senza Storia

Il consigliere che elogia la X Mas offende il Consiglio Comunale, istituzione democratica della Repubblica italiana, e la memoria di chi diede la vita per la libertà dal nazi-fascismo.

Quanto è emerso dalle porte ingiustamente chiuse del Consiglio comunale di Ivrea di ieri è molto grave – dichiara Cadigia Perini, segretaria del Circolo di Rifondazione Comunista di Ivrea, già candidata alle politiche per Unione Popolare – si è lasciato leggere per otto minuti un testo che magnificava le gesta della Decima Mas fermando la storia laddove conveniva, omettendo strumentalmente la ferocia della X Mas, braccio armato italiano del Terzo Reich che si è macchiato dei peggiori crimini, massacri, torture, contro chi lottava per liberare l’Italia dal nazi-fascismo.

Che in un Consiglio Comunale un’istituzione democratica, – continua Perini – questo possa accadere non può che destare grande preoccupazione e piena condanna.  Il presidente del consiglio comunale, la vicesindaco, il sindaco intervenuto con un messaggio, avrebbero dovuto proteggere il Consiglio Comunale da questa offesa e invece l’hanno, se non approvata, permessa.

Venivano chieste le dimissioni del consigliere da parte di tutta la minoranza, dall’Anpi e dalle forze antifasciste cittadine, noi fra queste con Unione Popolare, e in tutta risposta gli han lasciato leggere non un’ammenda per lo sciagurato gesto di condividere un post inneggiante alla X Mas, ma un rafforzo di quella condivisione, in pieno spregio di chi è morto, brutalmente torturato, il tutto senza vergogna e proprio davanti al quadro che ricorda uno di questi ragazzi trucidati, e proprio nella piazza a lui intitolata: Ferruccio Nazionale, partigiano Carmela. Solo uno dei tanti partigiani e delle tante partigiane che diedero la vita per la nostra libertà, anche quella di quel consigliere che inneggia invece a chi la vita ha tolto a ragazzi ancor più giovani di lui.

Tutto ciò è inaccettabile e deprecabile, ancor di più in una città, un territorio, che ha dato tante vite per la Resistenza, per la Liberazione.

Per questo reiteriamo la nostra richiesta al sindaco Stefano Sertoli, per la sua maggioranza, e al presidente del Consiglio comunale, Diego Borla, di garantire la difesa dei valori della Costituzione e di condannare comportamenti non consoni con il ruolo istituzionale di consigliere, quali quelli che pur a porte chiuse sono usciti dall’ultimo consiglio comunale del 29 novembre us.

Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea
Circolo di Ivrea

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori