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Consigliere regionale in visita al carcere di ivrea

Alberto Avetta del Pd accompagnato dal garante dei detenuti di Ivrea

«Porterò all'attenzione del Consiglio regionale il tema sanitario. Perché l'Asl To4 non garantisce le visite specialistiche all'interno del carcere, che invece sono garantite in altri penitenziari? Chiederò spiegazioni e valuterò?» così il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta. Ieri, in compagnia del garante dei detenuti di Ivrea Raffaele Orso Giacone, ha visitato il carcere di Ivrea, da qualche settimana a questa parte rimbalzato agli onori delle cronache di tutta Italia per un'inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Ivrea, del tutto allineata su quanto sta indagando anche la Procura di Torino.

Il castello accusatorio si concentra su presunti maltrattamenti della polizia penitenziaria ai danni dei detenuti. Il dito è puntato su una cella liscia utilizzata per picchiarli. 

E poi c'è la questione strutturale.

D'inverno lì dentro fa freddo e d'estate si muore dal caldo. Le finestre con le grate all'esterno non sono a doppi vetri, sono in plexiglass con stracci tutt'intorno per fermare gli spifferi. La videosorveglianza non c'era ma la stanno mettendo. Da anni si chiede la risistemazione del campo dal calcio, ma alle parole non sono mai seguiti dei fatti concreti. S'aggiunge il sovraffollamento che è duro da sopportare, come solo può essere il contatto ravvicinato, l'assenza di aria. 

«Ho riscontrato una situazione deficitaria. E' un istituto costruito tra gli anni '70 e '80 e avrebbe bisogno di una manutenzione più efficace rispetto a quanto è stato fatto negli ultimi anni - ha commentato al termine della visita il consigliere regionale - Perché il livello di cura strutturale incide significativamente sulla qualità della vita sia dei tenuti, ma anche degli agenti. La qualità della vita carceraria qualifica il livello di civiltà di una comunità e insieme al garante abbiamo ritenuto giusto fare questa visita».

Il carcere era stato originariamente pensato con stanze singole; oggi soffre il sovraffollamento.

«Sarebbe auspicabile -ha aggiunto Avetta - che il carcere tendesse alla rieducazione del condannato. E su questo fronte bisognerà riattivare le attività di formazione che forse sono state sospese causa Covid. Ci sono molte associazioni di volontariato, ma ritengo che il Pubblico debba fare di più e su questo mi confronterò con il garante regionale per incentivare le attività... ».

Nei giorni scorsi il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha invitato il Ministro della giustizia Carlo Nordio a far visita al carcere di Torino.  «Spero che Nordio venga anche qui a Ivrea» ha concluso Avetta.

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