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28 Ottobre 2025 - 17:52
Antonio Punzuruddu, segretario provinciale di Noi Moderati, interviene ai microfoni de La Voce dopo la presentazione della ricandidatura di Fabio Giulivi a sindaco di Venaria. Un’intervista in cui chiarisce la posizione del suo partito, commenta il caso della nota stampa contestata e le dimissioni di Barbara Virga, ex coordinatrice cittadina.
Segretario Punzurudu, partiamo dal punto più evidente: ieri, alla presentazione della ricandidatura di Fabio Giulivi, non c’erano né lei né il simbolo di Noi Moderati, né la coordinatrice cittadina Barbara Virga. Perché? Una casualità? Una presa di distanza politica? Una rottura? Che cos'è?
Nessuna delle tre, nel senso che in realtà ci siamo sentiti e parlati più volte anche con il sindaco, con Fabio Giulivi, ma sostanzialmente ci sembrava intanto fuori luogo e prematuro essere presenti a quell'incontro.
Uno perché era l'incontro dei partiti che hanno sostenuto il sindaco Giulivi nella precedente consigliatura. Quindi non era tanto un riaffermare la candidatura di Giulivi in questa fase, ma più che altro parlare del buon governo, di quello che è stato fatto in questi cinque anni. E quindi già da lì, noi non essendo stati presenti cinque anni fa, non abbiamo inteso essere presenti neanche oggi.
La seconda motivazione è che comunque con il sindaco abbiamo detto che ci incontreremo per parlare invece di quella che sarà la sua candidatura, ma soprattutto per entrare nel merito magari di una campagna elettorale e di quelli che sono i programmi, soprattutto della coalizione di centrodestra e dei programmi per Venaria.
Quindi se ti faccio la domanda: state valutando di presentarvi da soli alle comunali, di presentarvi con un altro candidato, eccetera...eccetera..., tu mi risponderai: “è prematuro, non so” oppure…?
No, no, io ti rispondo che noi stiamo valutando di presentarci sostenendo Giulivi. È chiaro che però ci sembra opportuno fare un ragionamento un po' più ampio, come dicevo: uno, per entrare nel merito di quello che sarà il programma elettorale del candidato sindaco; e due, il programma ovviamente anche del centrodestra, della coalizione di centrodestra, nell’ambito anche di quelle che saranno poi le prossime elezioni amministrative negli altri comuni della provincia di Torino.
Quindi è un ragionamento più ampio che stiamo facendo insieme, non certo per smarcarci o per eventualmente andare da soli, ma per poter fare — diciamo così — con una visione d’insieme, un ragionamento più profondo.
Come giudichi l’amministrazione di Giulivi per quello che si è visto in questi cinque anni?
A mio modo di vedere ha ben governato la città di Venaria. È chiaro che ci potrebbero essere dei distinguo, ma questo solo ed esclusivamente perché credo che ognuno di noi, ogni partito ma anche ogni individuo che fa politica, magari ha una visione diversa. Quindi probabilmente potremmo pensare che si potevano gestire meglio alcuni capitoli di spesa, o rafforzarne alcuni rispetto ad altri. Ma questo è un discorso che poi faremo, come dicevo, col sindaco e che vedremo di approfondire nelle sedi opportune. Però nel complesso, secondo me, ha governato bene.
In un articolo pubblicato ieri sera dal nostro sito internet www.giornalelavoce.it e oggi dal nostro giornale in edicola, vengono riportate le tue dichiarazioni arrivate attraverso una nota stampa della segreteria cittadina di Noi Moderati. Le confermi quelle dichiarazioni?
Assolutamente no. Nel senso che quelle dichiarazioni, soprattutto la parte dove c’è il virgolettato e quindi dove in qualche modo si evince che sarei stato io a dire alcune cose, non posso confermarle perché sono parole che non sono state assolutamente condivise né tanto meno autorizzate. Ragion per cui è chiaro che non vengono confermate.
Anzi, mi permetto di dirvi: voi fate egregiamente il vostro mestiere, ci mancherebbe altro, però probabilmente usare un po’ più di prudenza potrebbe essere utile, perché se si mette un virgolettato quantomeno sentire la persona a cui si attribuiscono quelle parole. Io invece non sono stato sentito da voi, ed è passata questa comunicazione come un comunicato stampa della segreteria cittadina di Venaria, senza che io potessi in alcun modo dire se queste cose le pensavo o no. Questo mi dispiace un po’, spero che sia un equivoco e che la prossima volta non riaccadano cose del genere.
In difesa della mia professionalità, ti ribadisco che comunque una nota che arriva da una segreteria di partito si presume sia condivisa da chi l’ha inviata, insomma, che i soggetti siano stati tutti coinvolti.
Certamente, ma in questo caso la nota era una nota della segreteria cittadina di Venaria, e a parlare con te è stata solo Barbara Virga, che in quel momento ricopriva ancora la carica di responsabile cittadina di Venaria per quanto riguardava Noi Moderati. Ma siccome c’erano delle frasi che in qualche modo si dice che avrei menzionato io...
Diciamo che la linea tra la segreteria provinciale e quella cittadina non è stata completamente affine. La prova di questa divergenza si è avuta oggi pomeriggio con le dimissioni di Barbara Virga dal ruolo di segretario cittadino.
E questo dimostra che la questione va oltre il semplice equivoco sulla diffusione del comunicato autorizzato o meno.
Ci siamo parlati con Barbara ancora ieri sera e questa mattina, e ero informato del fatto che eravamo arrivati al capolinea per una serie di motivi. Io non amo però parlare di queste cose sinceramente, perché non mi piace dire cose quando le persone non sono presenti. È una scelta condivisa. Noi guardiamo avanti e sappiamo che non sarà facile, perché Barbara era sicuramente un elemento importante per Venaria e anche per la zona del nord-ovest della provincia di Torino.
Ma andremo avanti e cercheremo ovviamente di rimediare, cercando altre persone di pari valore per portare avanti le idee di Noi Moderati. Guardiamo con ottimismo al futuro, sicuramente.
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