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"Canile lager? Macché!": i proprietari dell'Oasi per un Amico replicano alle polemiche social (VIDEO)

I cittadini denunciano su facebook una gestione opaca, Daniele Perazzolo replica

Cancellate chiuse, volontari respinti, adozioni negate. A Settimo Torinese infuria la polemica sulla gestione del canile Oasi Per Un Amico. Da giorni, le segnalazioni di cittadini indignati si moltiplicano sui social, portando alla luce presunte irregolarità e comportamenti discutibili da parte della struttura. Un luogo che dovrebbe essere sinonimo di accoglienza e protezione per gli animali sembra invece respingere chiunque voglia aiutare o adottare.

Il dibattito è esploso a partire da un post sul gruppo Facebook "Sei di Settimo se...", dove una cittadina ha denunciato pubblicamente la sua esperienza negativa con il canile: "Buongiorno a tutti, qualcuno sa come funziona il canile di Settimo? Tempo fa ho chiamato per offrirmi come volontaria, ma mi è stato detto di richiamare più avanti. L’ho rifatto dopo alcuni mesi, senza successo. A gennaio mi sono recata direttamente lì (negli orari indicati) per portare alcune coperte raccolte, ma ho trovato il canile chiuso. Qualcuno ha qualche informazione in più?".

La risposta della comunità è stata immediata e unanime: il rifugio sembra essere un luogo inaccessibile.
"Ho portato le coperte due volte in questi anni e tutte e due le volte le ho lasciate sulla colonna del cancello, perché era chiuso. Due volte sono andata per vedere i cani, ma non me li hanno fatti vedere, c'era sempre un pretesto, boh...", racconta un'utente. "Io ad agosto volevo adottare un cagnolino...Vado al canile nel giorno e orario di apertura e trovo il cancello chiuso. Suono il campanello e una persona, penso la responsabile, mi accoglie alla porta senza neanche farmi entrare e mi liquida dicendomi: 'Hai visto qualche cane sul sito?'. Come se dovessi comprare una macchina!", scrive un altro residente.

Sempre più cittadini sostengono che il canile non favorisca le adozioni, anzi, sembri ostacolarle: "Nonostante sia strapieno, non vedo mai un appello, un post per favorire le adozioni e in più, in tanti raccontano di aver difficoltà ad entrare come volontari. Troppe voci girano sulla malagestione e quando le voci sono troppe un fondo di verità c'è sempre".

Le critiche si sono estese anche alla gestione economica, sollevando dubbi sull'uso dei fondi pubblici destinati alla struttura: "Sarebbe carino sapere cosa ne pensa la Giunta comunale, visto che sostiene con grandi importi questo canile". Altri utenti, invece, chiedono verifiche: "Il Comune finanzia il rifugio, ma sa come si comportano i gestori? Vanno a controllare se il canile è tenuto come si deve?"La sfiducia è talmente alta che qualcuno invoca l'intervento di Striscia la Notizia, segno di una crescente richiesta di trasparenza.

La replica del canile: una difesa burocratica che non convince

Di fronte all'ondata di accuse, il canile Oasi Per Un Amico ha pubblicato un lungo post di risposta, cercando di chiarire la propria posizione. La chiusura verso nuovi volontari, secondo la struttura, sarebbe dovuta esclusivamente a ragioni burocratiche. A confermarlo è il proprietario Daniele Perazzolo: "Abbiamo sospeso temporaneamente i tesseramenti per adeguarci alla normativa sul Terzo Settore. Il passaggio da ONLUS a ODV richiede diversi passaggi burocratici, siamo in attesa dell'iscrizione al RUNTS. Solo quando sarà ufficializzato, potremo riaprire le iscrizioni e attivare le assicurazioni necessarie per i volontari. Fino ad allora, chi non è già assicurato deve attendere, mentre i volontari storici continuano regolarmente le loro attività".

Daniele Perazzolo

Perazzolo nega ogni ostacolo alle adozioni e difende le procedure adottate dal rifugio: "Non neghiamo le adozioni, al contrario cerchiamo di garantire il miglior abbinamento tra cane e famiglia. Abbiamo cani di ogni età, dai giovani agli anziani, e ogni anno ne affidiamo circa 200. Se un visitatore cerca un cane con caratteristiche che al momento non abbiamo, glielo comunichiamo. Evitiamo le visite indiscriminate all’interno del rifugio per non stressare gli animali, ma è sempre possibile osservare i cani nei recinti esterni con il supporto dei volontari".

Quanto agli orari di apertura, invece, ribadisce: "Il canile è aperto nei giorni stabiliti: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 14:30 alle 17:30, escluse le festività. Se qualcuno è venuto in altri momenti, lo avrà trovato chiuso. Siamo operativi tutti i giorni dell’anno, ma al di fuori dell’orario di apertura ci dedichiamo alle cure veterinarie, alla pulizia e ad altre attività fondamentali per la gestione degli animali. In casi eccezionali, come il recupero di animali sequestrati, il personale può essere impegnato, ma negli orari previsti il canile è sempre accessibile".

Nonostante le spiegazioni fornite, il malcontento resta diffuso. Il Comune interverrà per fare chiarezza? Saranno effettuate verifiche da parte delle autorità competenti? Resterà tutto com'è o finalmente si farà luce su questa gestione? Il dibattito è più acceso che mai e i cittadini chiedono risposte chiare e definitive.

A Settimo Torinese infuria la polemica sulla gestione del canile Oasi Per Un Amico. Da giorni, le segnalazioni di cittadini indignati si moltiplicano sui social, portando alla luce presunte irregolarità e comportamenti discutibili da parte della struttura

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