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Ivrea
19 Ottobre 2024 - 08:00
Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova. E, guarda un po’, si torna a parlare del caro, vecchio Movicentro.
L’ultimo episodio di cronaca vede protagoniste due turiste indiane: aggredite, spintonate e derubate davanti ai servizi igienici.
La ciliegina sulla torta?
I poliziotti della Questura di Ivrea erano già lì, intenti a raccogliere testimonianze su un’altra rapina, quella di un portafoglio. A farne le spese uno studente.
E indovina un po’?
Dentro il portafoglio c’era una carta di credito, subito provata al distributore di sigarette del Buffet della Stazione, il locale di Adriano Vaglio, che qualche giorno prima era stato visitato da sei "clienti" piuttosto vivaci, capaci di sfondare la porta e portarsi via sigarette e alcolici per duemila euro.
Ma non è finita qui. Giovedì scorso, 10 ottobre, i soliti ignoti o farabutti che dir si voglia han rubato due biciclette elettriche ad una famiglia argentina da poco trasferitasi in Italia, a Cascinette d'Ivrea. Erano il loro unico mezzo di locomozione, fondamentali per andare al lavoro e accompagnare i figlia a scuola.
Un danno economico significativo. Un racconto che ha emozionato in tanti ed è già partita una raccolta fondi.
“Non so più che cosa dire né che cosa pensare – allarga le braccia Vaglio – Ogni giorno ce n’è una, e periodicamente faccio denuncia… Una volta, ogni tanto, si vedeva la Polfer, oggi non più. Quella di Aosta non viene perché la linea è ferma, e quella di Chivasso non so…”.
Vai a capire come sono organizzati! Ma una cosa è certa: a Ivrea, al Movicentro, un presidio fisso per garantire la sicurezza è diventato indispensabile, oltre che utile.
Poi c’è il capitolo degrado. C'è chi sporca qua e là senza ritegno perchè è maleducato ma anche chi cerca disperatamente un bagno pubblico e, non trovandolo (perchè in corso Nigra non c'è!), fa la pipì dove capita (e non solo) en plein air. Anche questa settimana ci sono arrivate un paio di segnalazioni, con tanto di foto. Una, in particolare, è impubblicabile: si vede persino il pistolino. Un’altra è quasi instagrammabile: la cacca nell’angolino con accanto la carta igienica. E che non si dica "colpa del cane" che il cane, da solo, il sedere non se lo pulisce.
S’aggiunge la pericolosità della zona. Il va e vieni di autobus, auto e pendolari hanno trasformato corso Nigra in una vera polveriera. Una volta buttano giù il muro, un’altra la pensilina, un’altra ancora il cordolo e c’è stata pure quella volta in cui, per un soffio, non ci scappava il morto, con quel ragazzino in motorino mancato per un soffio dall'autista del bus.
Tant'è! lLa domanda è: quando l’Amministrazione comunale, del sindaco Matteo Chiantore, deciderà di fare quello che, un tempo, chiedeva solo il consigliere comunale Massimiliano De Stefano e oggi chiedono in tanti?
Quand'è che l'Asl To4 si farà un giro da queste parti per capire se esiste o meno un problema di igiene e sanità?
Boh.
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