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Chivasso

"Aprite la strada!": striscione e proteste per il cavalcavia "eterno" di corso Galileo Ferraris (VIDEO)

Flash mob dei residenti del Borgo Sud Est contro la mancata apertura della strada promessa per i primi di dicembre

"Aprite la strada!". Protestano i residenti del quartiere Borgo Sud Est che ieri, giovedì 25 gennaio, hanno affisso uno striscione alle recinzioni che delimitano il nuovo cavalcavia di corso Galileo Ferraris che avrebbe dovuto essere aperto ai primi di dicembre e invece è ancora chiuso al transito veicolare.

Facciamo un passo indietro.

Entro il mese di novembre Rfi ci ha assicurato che il cavalcavia verrà aperto al transito dei veicoli”.

A parlare, nel Consiglio comunale del 30 ottobre scorso, l’assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Debernardi del Comune di Chivasso.

Fabrizio Debernardi assessore del Comune di Chivasso

L’assessore, nel rispondere ad un’interrogazione di tutta l’opposizione, aveva letto una comunicazione di Reti Ferroviarie Italiane con cui s'annunciava la data di apertura del cavalcavia di corso Galileo Ferraris, il cui cantiere per i lavori venne aperto 10 anni fa, nel 2013.

Quanto è attesa l’opera? Potete immaginarlo.

All’annuncio dell’assessore, tutti i chivassesi che vivono ad est della città hanno inizio il conto alla rovescia, aspettando di poter finalmente usare un collegamento strategico per risparmiare tempo e benzina nei loro spostamenti quotidiani.

Bene, oggi, fine gennaio 2024, il cavalcavia è ancora chiuso alla circolazione.

Purtroppo il cavalcavia è ancora chiuso, quando avrebbe dovuto essere consegnato la scorsa primavera dopo anni e anni di lavori - spiega  Bruno Prestìa, consigliere comunale di Per Chivasso -. E’ l’ennesimo ritardo ingiustificato: all’interrogazione di fine ottobre ho chiesto le motivazioni di quest’ultimo ritardo e non mi è stata data risposta. Ci è stato detto che avrebbe aperto a fine novembre e invece è ancora chiuso. La città ha bisogno che le opere vengano consegnate nei tempi dovuti”.

Il prossimo 5 febbraio il sindaco Claudio Castello sarà a Roma nella sede centrale di Rfi.

Il primo cittadino di Chvasso ha infatti chiesto ed ottenuto un incontro con la responsabile della Direzione Investimenti, soppressione passaggi a livello e risanamento acustico.

Sul tavolo – ha anticipato il primo cittadino - c’è soprattutto la vicenda del cavalcaferrovia di corso Galileo Ferraris. Ad oltre 10 anni di distanza dalla posa della prima pietra, il progetto necessita di alcuni accorgimenti per la sicurezza di una città che nel frattempo è cambiata”.

"Si vogliono infatti scongiurare le ripercussioni che avrebbe la contestuale chiusura del passaggio a livello di via Mazzè sul traffico già critico lungo il cavalcavia di via Regis nei pressi del quale sorge l’ospedale di Chivasso, sui flussi che orbitano attorno alla scuola Mazzucchelli, sui quartieri a nord e sulla stazione ferroviaria a sud", si legge in una nota stampa diffusa da Palazzo Santa Chiara.

Il cantiere di corso Galileo Ferraris è quello che rientra nel programma dei lavori di Rfi (Reti Ferroviarie Italiane) per l’eliminazione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria Torino-Milano e per la realizzazione delle opere infrastrutturali sostitutive.

Il cantiere visto da google maps

Il cavalcavia, che collega la zona a nord della ferrovia (via Rivera, via Paolo Regis e via Soldati Polacchi) con corso Galileo Ferraris, avrebbe dovuto essere aperto entro il 30 novembre.

I lavori per la realizzazione dell’opera sono iniziati nel lontano 2013, dieci anni fa (importo complessivo di questo ed altre opere sostitutive lungo la tratta chivassese, 10 milioni di euro), registrando nel tempo vari rallentamenti e pause.

L’ultimo ritardo solo oggi.

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