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31 Dicembre 2025 - 13:35
Un appello netto, diretto, senza mediazioni. Contro i botti di Capodanno, dannosi e spesso fatali per gli animali, un gruppo di artisti ha deciso di esporsi pubblicamente con un video-manifesto dal titolo “Li botti der cenone”, rivolto ai cittadini e ai decisori pubblici. Il messaggio è esplicito e non lascia spazio a interpretazioni: «abolire i botti significa scegliere la vita, il rispetto e la responsabilità».
A firmare il video sono Bruno Bozzetto, icona dell’animazione italiana e regista di fama mondiale, Moby Dick, street artist di fama internazionale, la scrittrice e attrice Rosalba Panzieri e il compositore Enrico Orlandi. Il progetto viene definito dagli stessi autori “un’opera corale che trasforma l’arte in un atto di responsabilità civile”, con l’obiettivo di denunciare una pratica che ogni anno provoca una vera e propria strage silenziosa.
Secondo quanto spiegato nella nota che accompagna il video, ogni fine anno migliaia di animali perdono la vita a causa dei botti: c’è chi viene colpito direttamente dalle esplosioni e chi muore di paura, travolto dal panico. Il video si apre con un incipit che attacca frontalmente l’assurdità di questa tradizione e ne ribalta il senso: «Ogni fine d'anno, grazie all'omo che non se sazia mai der danno, fin dentro ar bosco più fitto, dentro ogni tana c'è un core trafitto». Parole che trasformano la celebrazione in una denuncia e mettono in discussione il significato stesso dei festeggiamenti.
Nel progetto, Bruno Bozzetto e Moby Dick mettono la loro arte e la loro immagine al servizio della causa animale, mentre il testo del manifesto porta la firma di Rosalba Panzieri e la musica originale è composta da Enrico Orlandi. Linguaggi diversi che convergono in un’unica presa di posizione pubblica.
Il video è dedicato a due vittime simbolo degli ultimi episodi legati ai botti di fine anno. «Dedichiamo questo video a Wolf, lupo cecoslovacco del signor Pepino, e a Nero, cane del Parco degli animali, ultime vittime di questi gesti scellerati. Siamo stanchi di contare morti in giorni che dovrebbero essere di festa. Spegnete i botti, accendete l'amore», dichiara Bruno Bozzetto, affidando alla chiusura dell’appello il tono più duro e insieme più umano dell’iniziativa.
All’appello aderisce anche Leal, Lega Antivivisezionista, che richiama dati definiti drammatici. «In Italia almeno 5.000 animali muoiono ogni anno a causa dei botti di fine anno. L'80% sono animali selvatici che spaventati perdono l'orientamento, fuggono alla cieca e si schiantano contro ostacoli invisibili nel buio. Tra gli animali domestici e da allevamento si registrano infarti, aborti e gravi traumi da stress». Numeri che danno peso all’appello degli artisti e riportano al centro una responsabilità collettiva che si ripresenta puntuale a ogni Capodanno.
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