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Ginnastica Ritmica

La rivoluzione gentile della ginnastica ritmica maschile

Lanciata da San Mauro Torinese la petizione per far riconoscere questa disciplina sportiva in Italia

Gianni Ballardini

Gianni Ballardini, ginnasta del Club Atletico Faenza

Parte da San Mauro Torinese quella che è molto di più di una mera provocazione. Pier Angelo Nerini, uno degli amministratori del gruppo Facebook “Ritmica passione infinita”, ha infatti lanciato sul portale change.org una petizione per far riconoscere la ginnastica ritmica maschile in Italia.

Nonostante sia popolare in molti Paesi, nella nostra penisola la Federazione Ginnastica d’Italia non ha ancora riconosciuto la ginnastica ritmica come disciplina ufficiale per gli uomini. Secondo la Federazione Internazionale di Ginnastica, più di 30 Nazioni hanno oggi squadre maschili di ginnastica ritmica e nel mondo ci sono due correnti principali: quella giapponese, una perfetta unione tra ginnastica ritmica, acrobatica e artistica, con i primissimi Campionati Mondiali di ginnastica ritmica maschile svoltisi nel 1985 a Tokyo, e quella spagnola, il cui pioniere è Rubén Orihuela, che non si discosta assolutamente dalla ginnastica ritmica femminile.

Gianni Ballardini ambasciatore

L'ambasciatore ufficiale della petizione per far riconoscere la ginnastica ritmica maschile in Italia, Gianni Ballardini

Al momento entrambe le correnti non sono riconosciute ufficialmente dalla Federazione Internazionale di Ginnastica e anche ai vertici della FIG non si muove nulla. In Italia, però, si sta facendo conoscere sempre più Gianni Ballardini, ambasciatore ufficiale di questa petizione, che dal Club Atletico Faenza della responsabile tecnica Giada Ceroni e dell’allenatrice Sabina Haraga è volato in Spagna per gareggiare nel Campionato Spagnolo con il Club Purpurina Roquetas de Mar. Allo stesso tempo, è innegabile che nello sport le differenze di genere debbano cadere e con il passare degli anni i vertici federali di numerose discipline sportive si sono adeguati ai cambiamenti della società, basti pensare alla recente introduzione della boxe femminile o del nuoto artistico maschile, solo per citare alcuni esempi.

La petizione “Facciamo riconoscere la Ginnastica Ritmica Maschile in Italia!”, lanciata ufficialmente l’1 marzo 2024, ha raccolto sin qui 810 firme, ma i numeri sono destinati a crescere, c’è da scommetterci. Il gruppo Facebook “Ritmica passione infinita” amministrato dallo stesso Nerini e da Gennaro Incarnato di Forlì vanta ad oggi 2926 membri e sono tanti gli addetti ai lavori o anche solo i semplici appassionati che si stanno facendo avanti. Oltre a Nerini e Incarnato, il gruppo Facebook ha tra i suoi moderatori Manuela Caloisi, la giornalista ligure Sabrina Rossi, Piera Nassisi, allenatrice di ginnastica ritmica, e Licia Tasini, istruttrice milanese di ritmica per adulti e tecnico federale FGI.

Pier Angelo e Silvia Nerini

Il sanmaurese Pier Angelo Nerini insieme alla figlia Silvia

Pier Angelo Nerini è un grande appassionato di ginnastica ritmica. Avvicinatosi da alcuni anni a questa disciplina sportiva per seguire da vicino la figlia Silvia, campionessa nazionale AICS nel 2019 con Eurogymnica Torino. La ragazza ha poi abbandonato questo sport per praticare pallacanestro nelle fila del Reba Basket Torino, ma Pier Angelo non ha mai smesso di seguire la ritmica. Dopo aver aperto nel 2018 il gruppo Facebook “Ritmica passione infinita”, il sanmaurese sta cercando di dare vita ad un’autentica rivoluzione per questo sport in Italia: “Il gruppo sta crescendo anno dopo anno e siamo davvero soddisfatti di questo. Abbiamo deciso di lanciare la petizione per far riconoscere la ginnastica ritmica maschile nel nostro Paese perché pensiamo che nel 2024 le differenze di genere nello sport non debbano più esistere. Seguendo gli esempi di Nazioni all’avanguardia sul piano dei diritti civili come Spagna e Giappone riteniamo che sia giunta l’ora di avere la ginnastica ritmica maschile anche in Italia e, perché no, di dare vita ad un Campionato Italiano tutto al maschile. L’esempio di Gianni Ballardini deve essere da sprone per tanti bambini e ragazzi. Non abbiamo interessi o ambizioni a livello politico, siamo dei semplici appassionati che abbiamo a cuore il bene della ginnastica ritmica italiana”.

Gianni Ballardini pedana

Gianni Ballardini impegnato in pedana

L’introduzione della ginnastica ritmica maschile in Italia sarebbe una rivoluzione gentile, che passerebbe alla storia. Raggiungere la parità di genere, in qualsiasi campo, è sinonimo di prosperità, sostenibilità, armonia e pace. Lo dice anche l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. E perché mai il mondo della ginnastica ritmica dovrebbe essere un’eccezione? Qualcuno, se mai ce ne fossero, ci spieghi i reali motivi di questa chiusura o scarsa lungimiranza, a seconda dei punti di vista.

 

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