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Settimo Torinese
21 Dicembre 2022 - 17:33
Intervista semi-seria all'ex Sindaco Aldo Corgiat
Per chi ? Per cosa ?
Di Buon Natale, di Buon Anno 2023.
Ah. Ma davvero ?
Certo, agli auguri non si rinuncia.
Ma quest’anno arriverà Babbo ?
Sicuro, se va bene ci porterà il carbone così ci potremo scaldare.
Ma come non era solo per i bimbi cattivi ?
No adesso è cambiato. Il carbone è per quelli buoni. Per i cattivi ci sono i giochi che si attaccano alla presa. Che poi i genitori quando arriverà la bolletta diventeranno nervosi.
E poi ? Quali altre novità ci sono ?
I sacchi del Babbo quest’anno saranno trasparenti. Quelli neri li hanno usati per metterci i contanti del Qatar ed è meglio non fare confusione. Anche le renne non ci saranno più, pare che Babbo userà i cammelli, o dromedari che siano. Dopo i mondiali ci saranno le svendite.
E per i cittadini settimesi ?
Valgono gli stessi auguri che si fanno a tutti. A cui aggiungo però quello del silenzio.
Di chi ?
Dell’Amministrazione comunale parolaia. C’è da sperare che dopo la figuraccia fatta con la neve e con il post della sera prima che diceva “siamo pronti” la Sindaca e la sua Giunta abbiano almeno imparato a tacere o a lavorare seriamente prima di annunciare.
Ma per il 2023 cosa puoi augurare di buono ? Hai tre auguri a disposizione.
Una cosa seria fammela dire: basta guerra, basta armi, basta dittature.
Non ti pare di esagerare ?
Sì mi sono lasciato trascinare dai desideri. Per gli auguri già sarebbe tanto se ci fosse (però da subito) un cessate il fuoco e l’apertura di un negoziato di pace. Chi dice ancora oggi “Se vuoi la pace prepara la guerra” o è un venditore d’armi o è in mala fede o tutte e due le cose. Se vuoi la pace prepara il dialogo e non alimentare il fuoco della guerra, questo bisognerebbe dire e fare.
Hai ancora due auguri.
Allora starei più sul personale. Auguro a tutti di stare bene, in famiglia, con gli amici, nelle relazioni sentimentali. Auguro buona salute e buon lavoro e anche buon meritato riposo. Auguro oroscopi pieni di stelle in amore, lavoro, ricchezza, salute.
Obiettivi vasti e ambiziosi. Forse, per i più, irrealizzabili.
Gli auguri si fanno a chi più ne ha bisogno. L’importante è riceverli e sapere che c’è chi te li fa in modo sincero. Sono utopie che a volte si realizzano e a volte no, ma è bello sperare che si realizzi almeno un po’ del buon auspicio e vedere la vita dalla parte del bicchiere mezzo pieno anziché da quella del bicchiere mezzo vuoto.
Va bene te la passo. Ma dacci ancora un motivo per essere ottimisti nel 2023.
Non posso dire che sarà un anno buono. Primo perché non lo so, secondo perché gli ultimi anni dimostrano che non si è mai davvero toccato il fondo. Ma voglio lo stesso fare a tutti noi un augurio: tornare a credere nelle nostre possibilità di lottare per un mondo migliore.
Cioè ?
Vedo troppa rassegnazione e conformismo. Non c’è abbastanza voglia di lottare contro le ingiustizie, per i diritti sociali e individuali, per difendere l’ambiente in cui viviamo, contro la guerra, l’uso delle armi e ogni violenza e sopraffazione. Auguro a tutti noi di tornare a credere nella democrazia, nell’unità degli onesti, nella partecipazione alla cosa pubblica, nella politica intesa come capacità di progettare un nuovo modo di vivere, una nuova società più giusta e sostenibile.
Questo è davvero troppo e chiuderei qui augurando a tutti e a tutte, sinceri auguri di buone feste.
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