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12 Dicembre 2025 - 12:49
A Gassino Torinese, in piazza Antonio Chiesa, davanti alla chiesa dello Spirito Santo, il Natale ha preso una forma diversa dal solito. Non luci scintillanti né addobbi tradizionali, ma un albero di Natale in plastica da riempire di tappi.
È l’Albero della Solidarietà, nato dalla collaborazione tra la Fondazione La Madonnina di Candiolo ETS e la Pro Loco cittadina, con un obiettivo preciso: trasformare un gesto quotidiano in un aiuto concreto per chi affronta la malattia oncologica.
L’iniziativa è semplice nella forma, ma significativa. I tappi di plastica, raccolti all’interno dell’albero, vengono avviati al riciclo; il ricavato sostiene le attività della Fondazione La Madonnina di Candiolo, una realtà che da anni accoglie gratuitamente pazienti oncologici e i loro familiari durante le cure presso l’Istituto di Candiolo e altri ospedali del territorio torinese. Non si tratta di un’ospitalità alberghiera, ma di una casa di accoglienza a 360 gradi, pensata per offrire non solo un letto, ma vitto, assistenza, tempo, amicizia e vicinanza umana a chi vive uno dei momenti più difficili della propria vita.
La Fondazione nasce nel 2004 su iniziativa della Parrocchia di Candiolo, proprio in risposta alle richieste di aiuto di famiglie che non potevano permettersi lunghi soggiorni in albergo per stare accanto ai propri cari in cura. Nel tempo la struttura si è ampliata, fino a diventare un punto di riferimento per persone che arrivano da lontano e da vicino, spesso sole, spesso senza grandi disponibilità economiche, ma con un bisogno urgente di non essere lasciate ai margini del percorso di cura. Dal 2022 la realtà opera come Fondazione La Madonnina di Candiolo ETS, iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
È in questo contesto che s’inserisce la raccolta dei tappi. Si tratta di una scelta precisa: valorizzare il riciclo come strumento di solidarietà, unendo attenzione ambientale e sostegno sociale. Il tappo, oggetto di scarto per eccellenza, diventa così una risorsa condivisa. Da solo vale poco, ma insieme agli altri contribuisce a sostenere una casa che ogni giorno accoglie persone in sofferenza, offrendo loro un luogo in cui sentirsi “un po’ come a casa”, lontano dall’anonimato e dalla solitudine.
La scelta di collocare l’albero in piazza Antonio Chiesa è ben chiara: un luogo di passaggio, di incontro, di quotidianità. L’albero cresce giorno dopo giorno, riempiendosi grazie ai cittadini, rendendo visibile un gesto collettivo che spesso resta invisibile. Non servono donazioni complesse né grandi disponibilità: basta portare un tappo.
L’Albero della Solidarietà racconta così un’idea di comunità che non si limita alle parole, ma si costruisce con azioni concrete e accessibili. È un modo per ricordare che la cura non riguarda solo chi è malato, ma anche chi gli sta accanto, e che la solidarietà può passare da scelte semplici, ripetute, condivise.
Quest’anno è possibile sostenere questa casa di speranza con un gesto alla portata di tutti: portare i propri tappi all’Albero della Solidarietà in piazza Antonio Chiesa, fino al 10 gennaio. Un piccolo contributo che, sommato a quello degli altri, aiuta la Fondazione La Madonnina di Candiolo a continuare il suo lavoro silenzioso e quotidiano.
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