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Corcym, in 40 disponibili ad andarsene volontariamente

L’azienda aveva inizialmente previsto 52 esuberi, ma a questo punto potrebbe accontentarsi e non licenziare altri lavoratori

La sede di Corcym nell’area industriale

La sede di Corcym nell’area industriale

Le iniziative dei sindacati per ammortizzare al meglio gli esuberi annunciati dalla Corcym, la società del polo biomedicale saluggese che ha rilevato da LivaNova la produzione delle valvole cardiache, potrebbero aver dato i propri frutti. L’ultima riunione tra Rsu e i vertici dell’azienda, avvenuta venerdì 16 dicembre, ha infatti portato buone notizie.

A fronte del benestare di Corcym di tentare la strada dei licenziamenti volontari, con incentivi e ampie garanzie per i lavoratori avviati al pensionamento, è risultato che una buona parte dei licenziamenti previsti saranno spontanei. A spiegare la situazione è Alessandra Ranghetti, segretario generale di Uiltec di Biella e Vercelli: «Nell’ultimo incontro è emerso che circa 40 lavoratori hanno dato disponibilità a lasciare il lavoro volontariamente. Dobbiamo ancora limare alcuni dettagli, ma siamo ottimisti».

Non solo: sempre secondo Ranghetti, Corcym potrebbe decidere di accontentarsi delle uscite pianificate dei lavoratori, seppur non si arrivi ai 52 posti di lavoro in meno inizialmente previsti. «C’è la concreta possibilità che, almeno al momento, l’azienda rinunci a lasciare a casa altre persone. Nei prossimi giorni potremmo avere la certezza di cosa accadrà» conclude il segretario Uiltec. 

Nella mattinata di lunedì 19 dicembre si è infine svolta una riunione assieme ai lavoratori per ufficializzare le procedure.

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