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Settimo Torinese

Un libro che racconta vita e cuore dei Caraibi

Un testo sulle storie di sette donne che vivono ad Haiti e nella Repubblica Domenicana

Un libro che racconta la vita e il cuore dei Caraibi

La cosa più bella nella vita è vivere per l’amore, per la felicità, ma…

Venerdì 5 maggio, alle ore 18 presso la biblioteca Archimede, è stato presentato il libro “Mujeres. Frammenti di vita dal cuore dei Caraibi”, edizioni Arcoiris, di Raùl Zecca Castel. L’evento è stato organizzato dal Forum Donne Settimo in collaborazione con Haititalia.

Erano presenti, oltre all’autore, Iliana Joseph, dell’Associazione Haititalia, Marco Bello, giornalista di Missioni Consolata, Natascia Molino, presidentessa del Forum Donne Settimo, e Chiara Gaiola, assessore a Settimo.

Raúl Zecca Castel, grande conoscitore di Haiti e della Repubblica dominicana, parte dall’infanzia di sette donne e, attraverso un lavoro di ricerca non solo antropologico, ma anche politico e sociale, utilizza le loro testimonianze per raccontarne la vita. Alcune di loro hanno sempre vissuto nei bateyes (villaggi costruiti in mezzo alle piantagioni di canna da zucchero), altre vi sono giunte da bambine poiché i loro padri, con la famiglia al seguito, hanno provato a cercar fortuna passando da Haiti in Repubblica dominicana per lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero. Tutte, però, sono state costrette a crescere in fretta e non hanno potuto studiare. 

“Sopportano, soffrono e resistono- ha detto Raúl Zecca Castel riferendosi alle sue interlocutrici, obbligate a fare i conti, quotidianamente, con il razzismo dei dominicani nei confronti degli haitiani e si amplifica come discriminazione di genere nei confronti delle donne, -Il serpente velenoso del razzismo è una cicatrice lunga i 376 chilometri della frontiera che divide l’isola di Hispaniola. La verità è che i dominicani non ci vogliono pur auspicando una fratellanza poiché in fondo siamo tutti esseri umani. Al contrario, è proprio nelle città, e nei grandi resort turistici, che gran parte delle donne haitiane finisce per fare i conti conti con l’emarginazione sociale, ma soprattutto con la prostituzione”.

Eppure, nonostante tutto, le donne dei bateyes si fanno forza e sperano in un futuro migliore. Le storie di Célestine, Flor, Yvette, Anabel, Nora, Ariel e Lilliane, ha ricordato Annalisa Melandri nella postfazione, rappresentano la realtà nascosta dietro alla cartolina caraibica che tutti noi abbiamo il dovere di conoscere.

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