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Chivasso
20 Gennaio 2023 - 23:33
Marisa e Rinaldo durante un viaggio da mille e una notte a Marrakesh, 18 anni fa
Marisa Musso Garzotto, nome molto conosciuto in città, è qui per raccontarci la sua storia… Musso è il suo cognome da nubile, quello del papà, che è stato uno dei soci fondatori della Fidas di Chivasso, Garzotto è il suo cognome da sposata, quello dell’uomo con cui ha fondato l’omonima autoscuola.
Classe 1947, è nata a Torino, ma all’età di 2 anni si è trasferita con la famiglia a Montanaro.
“Da piccola ero una bimba estroversa e molto chiacchierona. Una curiosità che mi riguarda è quella dei due nomi e me la porto dietro da tutta la vita... In comune sono registrata come Maria Paola, in chiesa come Marisa dato che la mia madrina mi aveva erroneamente registrata così. A Chivasso, oggi, praticamente tutti mi conoscono come Marisa ed è così che mi faccio chiamare - racconta -. Per quanto riguarda il futuro, da piccola non avevo un’idea chiara di cosa avrei voluto fare una volta cresciuta, ma l’idea di lavorare in un ufficio mi è sempre piaciuta”.
Marisa Musso in alcune foto da bambina e da ragazza
Marisa ha frequentato la scuola di avviamento commerciale e ha poi seguito un paio di anni di specializzazione in stenografia e dattilografia.
Ha iniziato a lavorare a 16 anni in una copisteria a Torino e a 19 è andata a lavorare in banca, alla San Paolo, prima a Torino, poi a Chivasso ed infine a Settimo.
“Ho lavorato in banca per vent’anni e sono poi andata in pensione… oggi stona parecchio sentir parlare di pensione a 39 anni, ma ai tempi funzionava così - spiega -. Successivamente sono andata a lavorare in autoscuola con mio marito. Ho conosciuto Rinaldo da giovanissima ed è stato un vero e proprio colpo di fulmine; eravamo di fronte all’ex Cinema Moderno, me lo ricordo ancora - sorride nel raccontarlo -. Abbiamo approfondito la nostra conoscenza sul treno per Torino, dato che eravamo entrambi pendolari per lavoro, e nel 1968 ci siamo sposati. Dal nostro amore sono nati due figli”.
Marisa Musso in una foto di gioventù
Ma come è nata l’autoscuola Garzotto?
Marisa Musso ci ha spiegato che Rinaldo faceva tutt’altro lavoro, ma decise di licenziarsi per rilevare l’allora autoscuola Pirolini, che cedeva l’attività.
“Sono stata io a comprargli i libri per studiare per prendere il patentino come istruttore di guida e lui ha poi dato gli esami. Dopo due anni di lavoro molto impegnativi, a luglio 1972, è nata l’autoscuola Garzotto. Mi piaceva molto lavorarci, sono una persona socievole e amo stare a contatto con la gente. Ho preso anche io il patentino da istruttrice e per un certo periodo ho insegnato, ma successivamente mi sono dedicata alla parte amministrativa, di segreteria e ho gestito i rapporti con la Motorizzazione e gli uffici di Torino. Tutte le sere da Chivasso andavo poi nell’autoscuola di Montanaro che è tutt’oggi una delle nostre autoscuole; in totale abbiamo quella di Montanaro, le due di Chivasso e le tre di Settimo Torinese” spiega.
Da quasi tre anni Marisa Garzotto ha lasciato il lavoro in autoscuola: ad occuparsene sono attualmente i figli.
Dopo tanti anni impegnativi, finalmente è arrivato il momento di dedicarsi un po’ a se stessa, soprattutto in seguito alla morte del marito Rinaldo, nell’aprile 2020.
Da lì in poi la sua vita è drasticamente cambiata.
Attualmente Marisa coltiva le sue passioni: da 17 anni è volontaria in Croce Rossa.
Inoltre, da qualche mese, è diventata socia Uildm e Telethon.
“Mi piace rendermi utile e aiutare chi ha bisogno e cerco di farlo il più possibile. Amo poi leggere, viaggiare e ballare. Compro tantissimi libri e prima o poi li leggerò tutti; ho avuto la fortuna di viaggiare tantissimo, adoro conoscere e scoprire usanze diverse dalle nostre, e lo faccio ancora: ho viaggiato con amici, parenti, ma anche da sola; che dire poi del ballo… mi piace la musica, mi avvolge… mamma mi diceva che ‘ballavo già nella culla’ - racconta sorridendo -. Sono iscritta al Club della Lirica di Aosta, mi piace il teatro e ogni volta che il Club viene al Regio di Torino sono presente; sono poi iscritta anche alla sezione Marinai di Chivasso, quest’ultima cosa è in onore di mio papà che era nei sommergibili in tempo di guerra”.
Marisa Musso Garzotto
Oggi Marisa Musso Garzotto è soddisfatta della sua vita; ci sono stati tanti scossoni e momenti difficili, ma lei è contenta di ciò che ha e ha avuto.
“Ringrazio il Signore per ciò che mi ha dato e ringrazio un po’ tutti coloro che mi sono stati vicino nelle varie fasi della mia vita, anche e soprattutto nei momenti dolorosi. Grazie ai miei parenti ed ai miei amici ed amiche… ne ho tanti e mi sento circondata dal loro affetto; sono fortunata - afferma -. Quello che mi auguro per il futuro è la tranquillità; spero di poter continuare a fare le cose che mi piacciono, qualche viaggetto, e di godere di buona salute perchè questa è la prima cosa in assoluto, la più importante… senza la salute non fai niente. Inoltre desidero godermi il più possibile la mia nipotina Anastasia, che oggi ha 12 anni. Lei è la mia principessa, è la mia gioia”.
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