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Cronaca

“No Meloni Day” a Torino: gli studenti invadono i binari di Porta Nuova

Fumogeni, petardi e spintoni in via Sacchi durante il tentativo di irruzione: la polizia respinge il gruppo, poi il corteo riparte

“No Meloni Day” a Torino: gli studenti invadono i binari di Porta Nuova

“No Meloni Day” a Torino: gli studenti invadono i binari di Porta Nuova

Il corteo studentesco che sta attraversando Torino nella giornata del “No Meloni Day” ha vissuto momenti di forte tensione in via Sacchi, sul lato della stazione ferroviaria di Porta Nuova, quando un gruppo di manifestanti riconducibili all’area antagonista ha tentato di sfondare un accesso laterale per entrare nello scalo ferroviario. In pochi istanti lo scontro tra manifestanti e forze dell’ordine ha trasformato un tratto del percorso in un fronte concitato, segnato da fumogeni, petardi e lancio di oggetti verso gli agenti.

Il cancello laterale è stato spinto con forza da decine di ragazzi che volevano raggiungere i binari. Le forze dell’ordine, già posizionate in prossimità dell’ingresso, hanno immediatamente sbarrato il passaggio e contenuto la pressione della folla. Mentre alcuni studenti colpivano la struttura metallica tentando di aprirla, diversi fumogeni sono stati accesi e lanciati verso il cordone di agenti, insieme a petardi e altri oggetti. La situazione è rimasta tesa per circa un quarto d’ora, durante il quale lo scontro verbale e fisico non ha superato la soglia di gravità ma ha richiesto un intervento costante e misurato delle forze dell’ordine.

Torino Porta Nuova (immagine di repertorio)

Nonostante il blocco, una trentina di manifestanti è riuscita comunque a raggiungere i binari. La presenza sui binari ha imposto l’interruzione immediata del traffico ferroviario all’interno di Porta Nuova: la circolazione è rimasta sospesa per una ventina di minuti, finché non è stato possibile avviare una verifica completa per escludere la presenza di persone o ostacoli lungo le linee. Le procedure di sicurezza hanno comportato una ripartenza molto graduale del traffico, con ritardi inevitabili per i convogli in arrivo e in partenza.

Il corteo, dopo la fase di tensione, ha ripreso a muoversi lungo il percorso stabilito. Si tratta solo dell’ultimo episodio di una mattinata già segnata da momenti critici: in precedenza, a Torino, alcuni cartelli contro la guerra erano stati bruciati davanti alla sede territoriale del Ministero dell’Istruzione e scritte contro la premier erano comparse nella zona delle OGR. La mobilitazione, che vede coinvolti studenti delle superiori, collettivi universitari e attivisti dei Fridays for Future, si sta svolgendo in un clima acceso, in una città che negli ultimi anni ha spesso fatto da scenario a proteste di alto profilo e a tensioni legate ai temi del diritto allo studio, della politica estera e della giustizia climatica.

L’episodio di Porta Nuova rappresenta per la Questura uno dei punti più sensibili dell’intera giornata. L’accesso ai binari è considerato una delle aree a più alto rischio, per le conseguenze dirette sulla sicurezza e sulla circolazione ferroviaria. Le verifiche all’interno della stazione proseguono, mentre il corteo continua la sua marcia in centro, sorvegliato da un imponente dispositivo di sicurezza distribuito lungo tutto il tracciato.

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