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Cronaca
13 Novembre 2025 - 17:01
Studentessa palpeggiata in via Roma: ennesima aggressione sotto gli occhi dei passanti (immagine di repertorio)
La scena si è consumata in pochi secondi, in uno dei luoghi più frequentati di Torino. Via Roma, già illuminata a metà serata e animata da cittadini e turisti, si è trasformata oggi in teatro di un’aggressione improvvisa ai danni di una giovane studentessa di 23 anni, originaria di Biella. Erano le 19.15 di ieri quando la ragazza stava camminando davanti al negozio Ovs, lungo un tratto della via che da settimane vive la doppia vita della quotidianità urbana e dei lavori di riqualificazione con cui il Comune sta ridisegnando pavimentazione, arredi urbani e nuovi spazi pedonali. Proprio lì, in mezzo alla normalità di un tardo pomeriggio di novembre, è stata avvicinata da un uomo mai visto prima.
Secondo quanto ricostruito, il trentenne – un cittadino di origine bengalese, senza documenti – si è accostato alla ragazza con un gesto improvviso e violento: prima l’ha palpeggiata, poi ha tentato di baciarla, quindi l’ha strattonata tirandole i capelli. I due non si conoscevano. Chi era nei paraggi ha pensato per un attimo a una lite di coppia, un malinteso frequente che finisce per offuscare la percezione del pericolo. Ma le urla della ragazza e il modo in cui cercava di liberarsi hanno chiarito la natura dell’aggressione in pochi istanti.
Un passante ha provato a intervenire, senza riuscire a bloccare l’uomo che si è subito dato alla fuga lungo i portici. La chiamata al 112 è partita quasi in contemporanea, mentre alcuni testimoni tentavano di seguirlo a vista. Il trentenne ha percorso un tratto della via in direzione di piazza San Carlo, cercando di confondersi tra i passanti e sfruttando la confusione tipica di quella porzione di centro, resa ancora più articolata dalla presenza dei cantieri che hanno modificato temporaneamente la percorrenza pedonale.
A fermarlo è stata una guardia giurata che si trovava in piazza San Carlo, che lo ha intercettato nei pressi del portico e lo ha trattenuto fino all’arrivo dei carabinieri del Nucleo Radiomobile, che lo hanno arrestato con l’accusa di tentata violenza sessuale. La vittima sarà ora ascoltata in forma protetta, come previsto dalla procedura per casi di questo tipo.

Il punto esatto dell’aggressione non è secondario: via Roma è infatti al centro di un intervento urbanistico che mira a trasformarla definitivamente in un asse pedonale più ampio, più sicuro e più attrattivo. I lavori – che procedono per tratti, alternando cantieri e spazi già sistemati – includono una nuova pavimentazione in pietra, la sostituzione di parti ammalorate dei portici, e un restyling generale pensato per riconsegnare alla città uno dei suoi corridoi simbolo. Proprio questa fase di transizione, in cui la via è parzialmente modificata e riorganizzata, rende ancora più netta la percezione del contrasto tra il progetto di una città più vivibile e la fragilità che eventi come questo mettono in evidenza.
Il tratto davanti all’Ovs è uno dei punti più frequentati del centro: gli agenti hanno visionato le prime testimonianze per ricostruire minuto per minuto la sequenza dell’aggressione fin dalla comparsa dell’uomo sotto i portici. Le telecamere dei negozi e gli impianti pubblici della zona potranno fornire ulteriori riscontri sulla direzione della fuga e sugli istanti precedenti all’arrivo dei passanti.
Torino conosce la centralità di via Roma non solo come simbolo urbano, ma anche come spazio che negli anni ha ospitato eventi, manifestazioni e un grande flusso quotidiano di cittadini. Da quando sono iniziati i lavori di riqualificazione, il dibattito pubblico si è concentrato sulla qualità dei materiali, sulla sicurezza delle superfici e sul ridisegno della grande isola pedonale. La promessa del restyling è quella di una via più accogliente, più protetta e più adatta a ospitare sia la vita commerciale sia quella sociale. E proprio per questo l’episodio di ieri risuona ancora più forte: accade mentre la città si sta impegnando a rendere quel tratto più sicuro.
I carabinieri stanno ora verificando eventuali precedenti dell’arrestato e lavorano per chiarire la sua identità, vista l’assenza di documenti. Intanto, resta la consapevolezza che la reazione dei passanti è stata determinante: la velocità con cui hanno capito ciò che stava accadendo e la rapidità della chiamata al 112 hanno impedito che l’aggressore sparisse tra le vie laterali o si confondesse nel grande flusso pedonale.
Intorno alle 20, la situazione è tornata alla normalità e i portici della via hanno ripreso la consueta routine serale tra cantieri, luci, negozi ancora aperti e gruppi di persone in movimento. Ma il senso di vulnerabilità che l’episodio lascia dietro di sé resta, e riporta ancora una volta l’attenzione sul confine fragile tra la percezione di sicurezza e i rischi che possono manifestarsi anche nei luoghi che la città considera più familiari.

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