AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
13 Novembre 2025 - 11:40
Piemonte, incendio nel bosco: i vigili del fuoco continuano la loro corsa contro il tempo
L’incendio scoppiato il 10 novembre nei boschi di Frabosa, nella zona della frazione Miroglio, continua a divorare ettari di vegetazione senza mostrare segni di cedimento. Le fiamme, sospinte dal vento e alimentate dalla siccità che da settimane caratterizza la zona, hanno trasformato un’intera porzione di montagna in un fronte di fuoco difficile da contenere, costringendo le squadre dei vigili del fuoco a un intervento continuativo, giorno e notte.
La situazione resta delicata. Da ore gli operatori sono impegnati su più punti contemporaneamente, perché il fuoco non segue un’unica traiettoria ma salta, si divide, si riaccende in zone già percorse. A complicare il quadro è la conformazione del territorio: pendii ripidi, boschi fitti, sentieri difficili da raggiungere con i mezzi. È in questi scenari che il lavoro degli uomini a terra si dimostra essenziale, con linee tagliafuoco, battute manuali e un controllo costante delle aree già liberate dalle fiamme.
Per sostenere le squadre operative, sono entrati in azione due Canadair, impegnati in lanci continui per raffreddare i versanti più esposti e impedire che il fuoco si avvicini alle abitazioni sparse della frazione. I sorvoli si susseguono a ritmo serrato: acqua prelevata dal mare, virata, lancio. Un ciclo ripetuto decine di volte mentre dal terreno si alzano colonne di fumo visibili a chilometri di distanza.
Miroglio, frazione che vive soprattutto della tranquillità dei suoi boschi, si trova da giorni in una nube grigiastra che avvolge tetti, strade e pascoli. I residenti seguono l’evoluzione dell’incendio con apprensione: non risultano evacuazioni, ma la tensione cresce a ogni nuova ripartenza del fuoco, perché basta una scintilla per far crollare ore di lavoro.
Il fronte dell’incendio, stando alle prime ricostruzioni, appare frastagliato e in continua evoluzione. La vegetazione estremamente secca crea un tappeto perfetto per la propagazione rapida delle fiamme, un problema che negli ultimi anni si è aggravato su tutto l’arco alpino. Il ripetersi di incendi autunnali, fenomeno un tempo raro, è diventato un segnale evidente dei cambiamenti climatici in atto: temperature più alte, precipitazioni scarse, boschi stressati.
La priorità, al momento, è contenere l’avanzata e assicurare che il fuoco non raggiunga edifici o infrastrutture. L’impegno dei vigili del fuoco, arrivati da diversi comandi della provincia, resta indispensabile: turni prolungati, attrezzature pesanti, continui spostamenti su terreni difficili. Una lotta che procede metro dopo metro, sapendo che la notte può essere tanto un’alleata quanto una minaccia, a seconda del vento.
La speranza condivisa è che il calo delle temperature e l’eventuale arrivo di umidità facilitino le operazioni di spegnimento. Fino ad allora, Miroglio resta in allerta, con lo sguardo rivolto ai versanti che continuano a bruciare e il rumore dei Canadair che scandisce il ritmo delle giornate.
Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.