AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
08 Novembre 2025 - 10:50
Derby Torino-Juve, notte di tensione in città: fermati cinquanta ultras granata (immagine di repertorio)
Notte ad alta tensione a Torino, alla vigilia del derby della Mole. La Digos e i reparti mobili della Polizia di Stato hanno identificato cinquanta ultras del Torino, impedendo ogni tentativo di contatto con i gruppi juventini. Il rischio di un nuovo scontro come quello del novembre 2024, quando le due tifoserie si affrontarono violentemente nei pressi della Gran Madre, era concreto: allora ci furono mazze, cinghie, bombe carta e un bilancio di 23 denunce e 73 Daspo.
Questa volta, l’operazione di prevenzione è scattata già nel tardo pomeriggio di venerdì. Gli investigatori della Digos hanno seguito tutti i movimenti dei gruppi organizzati, mantenendo sotto controllo i principali punti di ritrovo. Sul fronte bianconero, i tifosi della Juventus si sono dati appuntamento nella sede storica dei Drughi a Moncalieri, dove si sono radunate circa 150 persone, tra cui anche soggetti già colpiti da provvedimenti Daspo. Intorno alla mezzanotte il gruppo ha lasciato il presidio, senza che si registrassero incidenti.
Sul versante granata, invece, la tensione si è spostata verso lo stadio Olimpico Grande Torino. Intorno all’una, una cinquantina di ultras del Toro si sono ritrovati in corso Agnelli, davanti a un chiosco-bar di fronte alla curva Maratona. Qui si sono travestiti, coprendo i volti, e si sono mossi in auto verso piazza Vittorio Veneto, cuore della movida cittadina, con l’intento – secondo gli agenti – di cercare il contatto con i rivali. Ma dei bianconeri nessuna traccia: la zona era già blindata dalle forze dell’ordine, che avevano previsto la mossa e disposto un fitto presidio attorno al lungo Po Cadorna e all’area della Gran Madre, dove erano parcheggiate alcune delle auto dei tifosi granata.
Qui, gli agenti della Digos e i reparti mobili hanno fermato e identificato tutti i presenti, verificando anche i veicoli. Nessun ferito, nessun danno, nessuna rissa. Dopo oltre un’ora di controlli, i tifosi si sono allontanati senza incidenti. Un intervento che ha permesso di evitare quello che avrebbe potuto trasformarsi nell’ennesimo scontro tra ultras a poche ore dalla partita più sentita dell’anno.
Il bilancio, questa volta, è di zero violenze e cinquanta identificati, ma la tensione resta alta. La Digos mantiene infatti sotto osservazione i movimenti delle frange più radicali in vista del match di sabato pomeriggio, considerato ad alto rischio dal Ministero dell’Interno. I dispositivi di sicurezza sono stati potenziati in tutta l’area del centro e attorno allo stadio, con controlli ai varchi, perquisizioni mirate e posti di blocco lungo le vie di accesso.
Dopo i fatti del 2024, il derby torinese è tornato a essere sorvegliato speciale. Le autorità non vogliono ripetere lo scenario di un anno fa, quando la rivalità sportiva degenerò in guerriglia urbana. Stavolta la prevenzione ha funzionato, ma il clima resta carico di tensione. E nel silenzio della notte torinese, la sensazione è che, ancora una volta, la linea che separa la passione dal caos resti sottilissima.

Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.