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Cronaca

Spaccata da 20mila euro nel centro di Torino (FOTO&VIDEO)

Torino, colpo al negozio Blauer: auto ariete, 72 capi rubati; quattro presunti responsabili fermati a Biella dai carabinieri

Spaccata da 20mila euro

Spaccata da 20mila euro nel centro di Torino: quattro arresti dopo un blitz fulmineo nel negozio Blauer

Una manciata di secondi, il fragore del vetro in frantumi e poi la fuga, carichi di giubbotti di marca. È durata meno di un minuto la spaccata al negozio Blauer di via Doria, nel pieno centro di Torino, dove una banda di ladri ha portato via 72 capi d’abbigliamento per un valore complessivo di oltre 20.000 euro. Un colpo rapido e studiato, messo a segno nella notte del 10 gennaio 2025, ma risolto dopo un’indagine capillare condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo Torino San Carlo, che nei giorni scorsi hanno arrestato quattro uomini di origine nordafricana, di età compresa tra 27 e 34 anni, ritenuti i presunti responsabili del furto.

La dinamica ricorda un copione ormai collaudato: un’auto rubata trasformata in ariete, una vetrina sfondata e una razzia in pochi istanti. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo avrebbe agito con estrema coordinazione. Mentre uno dei membri rimaneva alla guida, pronto per la fuga, gli altri si introducevano nel negozio subito dopo l’impatto, arraffando giacche, giubbotti e capi d’abbigliamento griffati. In pochi secondi, le grucce abbandonate sul pavimento e la vetrina distrutta raccontavano già l’entità del danno.

L’intera azione è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del punto vendita e dei negozi vicini. I militari dell’Arma hanno esaminato ogni fotogramma, individuando i volti dei sospetti e seguendo gli spostamenti dell’auto utilizzata come ariete. L’indagine, durata diversi mesi, ha condotto gli investigatori fino a Biella, dove la banda aveva trovato rifugio. Qui, dopo una lunga attività di osservazione e pedinamenti, i quattro uomini sono stati bloccati e portati in carcere su disposizione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino, che ha confermato la custodia cautelare per furto aggravato in concorso.

I carabinieri hanno sottolineato la professionalità dell’azione: i ladri avrebbero agito conoscendo bene i tempi di intervento delle forze dell’ordine e l’assenza di personale di sicurezza nella fascia notturna. L’obiettivo era chiaro: colpire, caricare, sparire. Un piano che sembrava perfetto, ma che si è infranto contro la precisione delle immagini di videosorveglianza e la pazienza degli investigatori.

Il bottino, del valore stimato in 20.300 euro, non è stato completamente recuperato: parte della refurtiva, composta principalmente da giubbotti Blauer e altri capi firmati, sarebbe già stata rivenduta sul mercato nero. Gli inquirenti stanno indagando su una possibile rete di ricettatori attiva tra Torino e Milano, specializzata nella rivendita di capi di lusso provenienti da furti nei negozi del centro.

L’episodio ha riacceso i riflettori sul fenomeno delle spaccate seriali nel centro di Torino, che negli ultimi mesi hanno colpito diversi esercizi commerciali, soprattutto boutique e negozi di alta gamma. Nonostante il rafforzamento dei controlli notturni, le bande continuano a muoversi con tattiche sempre più aggressive e rapide, sfruttando auto rubate e vie di fuga secondarie.

Per i commercianti della zona, l’arresto rappresenta un segnale di fiducia nelle forze dell’ordine, ma anche un campanello d’allarme. "Le vetrine del centro sono diventate bersagli facili", spiega un negoziante di via Doria, che chiede maggiore presenza di pattuglie nelle ore notturne. Le indagini restano aperte per verificare se i quattro arrestati siano collegati ad altri episodi analoghi avvenuti tra fine 2024 e l’inizio del 2025.

Nel frattempo, il negozio Blauer ha riaperto pochi giorni dopo la spaccata, con la vetrina riparata e le telecamere potenziate. Ma il segno lasciato da quella notte resta visibile: un vetro infranto, simbolo di una città che continua a misurarsi con una microcriminalità veloce, spregiudicata e sempre più tecnologica.

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