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Cronaca
03 Novembre 2025 - 21:28
												Aggressione al pronto soccorso di Cuneo: ubriaco colpisce infermieri e operatori (foto di repertorio)
Notte di violenza all’ospedale Santa Croce di Cuneo, dove un uomo in stato di ebbrezza ha aggredito quattro operatori sanitari del pronto soccorso, tra cui tre infermiere e un operatore socio-sanitario. È accaduto sabato 1° novembre, al termine di un trasporto in ambulanza durante il quale il paziente aveva già mostrato segni di aggressività.
Una volta arrivato in ospedale, la situazione è degenerata. L’uomo ha iniziato a insultare e colpire il personale che tentava di prestargli assistenza, provocando momenti di panico tra i presenti. Le vittime hanno riportato lesioni non gravi, ma l’episodio ha riacceso il tema della sicurezza nei pronto soccorso.
I carabinieri, allertati dal personale sanitario, sono intervenuti rapidamente e hanno fermato l’aggressore, che è stato denunciato e rilasciato nelle ore successive.
L’episodio ha suscitato sdegno e preoccupazione tra gli operatori sanitari e il mondo politico. A intervenire è stato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Claudio Sacchetto, che ha espresso solidarietà al personale coinvolto, sottolineando la gravità dell’accaduto.
«Fatti incresciosi come quelli avvenuti nella notte di sabato all’ospedale di Cuneo vanno contrastati con gli strumenti previsti dalle nuove norme nazionali volute dal governo Meloni», ha dichiarato Sacchetto, annunciando l’intenzione di chiedere alla Giunta regionale se sia possibile estendere la sperimentazione delle guardie armate nei pronto soccorso piemontesi, in particolare in quello del Santa Croce.
La vicenda riporta in primo piano un tema ormai ricorrente: le aggressioni al personale sanitario, un fenomeno in aumento in tutto il Paese. Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori sanitari, nel 2024 si è registrata una crescita significativa dei casi di violenza verbale e fisica, in particolare nei reparti di emergenza e urgenza.
Negli ospedali piemontesi, negli ultimi mesi, si moltiplicano le richieste di maggiori misure di protezione: telecamere, vigilanza rafforzata, e protocolli più rigidi per la gestione dei pazienti in stato di alterazione.
L’episodio di Cuneo, pur senza conseguenze gravi, conferma la fragilità del sistema di sicurezza ospedaliero e la necessità di interventi immediati per garantire tutela e serenità a chi ogni giorno lavora in prima linea.
L’uomo, dopo la denuncia, è stato segnalato alle autorità competenti. Le infermiere e l’operatore aggrediti sono stati medicati e dimessi nella stessa notte, ma l’episodio ha lasciato un clima di tensione all’interno del pronto soccorso, dove i colleghi chiedono ora più protezione e rispetto.

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