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Cronaca
03 Novembre 2025 - 19:06
												Rissa tra studenti a Biella: interviene la polizia (foto di repertorio)
Tensione e caos nel pieno centro di Biella, dove una rissa tra studenti di due scuole superiori ha paralizzato il traffico e richiesto l’intervento urgente delle forze dell’ordine. Urla, spintoni, minacce e ragazzi che si affrontano in mezzo alla strada: una scena che ha attirato decine di curiosi e scatenato un’ondata di indignazione in città.
L’episodio è avvenuto davanti a uno degli istituti scolastici cittadini, in una delle vie più trafficate. Secondo quanto riferito, la situazione è degenerata rapidamente: prima gli insulti, poi le spinte e infine la rissa vera e propria, con studenti appartenenti a due diversi istituti che sono arrivati alle mani sotto gli occhi dei passanti. A causa della confusione, la circolazione si è bloccata per diversi minuti, mentre i commercianti della zona abbassavano le serrande per sicurezza.
Sul posto sono intervenute le pattuglie della polizia e dei carabinieri, che hanno riportato la calma e identificato alcuni dei giovani coinvolti. Non risultano feriti gravi, ma le indagini sono in corso per ricostruire con precisione la dinamica e capire cosa abbia scatenato lo scontro.
L’episodio ha sollevato un forte dibattito sul comportamento violento e provocatorio di alcuni gruppi di studenti, spesso identificati con il fenomeno dei cosiddetti “maranza”, termine che ormai in molte città del Nord Italia è diventato sinonimo di bullismo, aggressività e atteggiamenti di branco.
Sulla vicenda è intervenuto Francesco Nicolini, segretario di Gioventù Nazionale Biella, che ha denunciato con parole dure la gravità dei fatti. «Negli ultimi giorni abbiamo assistito, ancora una volta, a episodi di violenza e degrado che nulla hanno a che vedere con la nostra città e con i valori che dovrebbero ispirare i giovani biellesi», ha dichiarato.
Nicolini ha poi puntato il dito contro una deriva sempre più diffusa: «Le risse fuori dalle scuole, i video diffusi sui social, le minacce e le “spedizioni punitive” rappresentano il simbolo più evidente di una deriva sociale e culturale che va condannata con forza, senza alcuna giustificazione o minimizzazione».
Parole che fotografano un disagio crescente. «Il problema va ben oltre i singoli episodi: stiamo assistendo a una vergognosa deriva anti-culturale, quella dei cosiddetti “maranza”, veri e propri parassiti sociali che si nutrono di ignoranza, arroganza e disprezzo per ogni forma di civiltà», ha aggiunto Nicolini, chiedendo maggiore attenzione e responsabilità da parte di scuole e istituzioni.
La rissa di Biella si inserisce in un fenomeno che non è più isolato: in diverse città piemontesi, da Torino a Novara, negli ultimi mesi si sono registrati episodi simili di violenza giovanile davanti agli istituti scolastici, spesso alimentati da rivalità tra gruppi o da discussioni nate sui social. Video e immagini vengono poi rilanciati online, trasformando atti di violenza in spettacoli virali, segno di una normalizzazione preoccupante del conflitto tra adolescenti.
Le autorità locali stanno valutando misure di prevenzione, come il potenziamento dei presidi di polizia all’uscita delle scuole e la collaborazione tra dirigenti scolastici, famiglie e servizi sociali. L’obiettivo è fermare una spirale che, di giorno in giorno, sembra allargarsi e minare la sicurezza degli studenti stessi.
Intanto a Biella resta l’amarezza per un episodio che getta un’ombra pesante sull’immagine della città. Una rissa in pieno giorno, tra ragazzi poco più che adolescenti, che non solo ha interrotto la quotidianità ma ha mostrato il volto inquietante di una generazione sempre più abituata alla violenza come linguaggio.

Maranza (foto di repertorio)
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