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Cronaca
03 Novembre 2025 - 09:21
Maltrattamenti sui disabili, a gennaio il processo alla comunità di Luserna San Giovanni
Un anno e mezzo dopo la prima denuncia, la vicenda che ha scosso la comunità di Luserna San Giovanni, nel Torinese, arriva in tribunale. Il 15 gennaio si aprirà il processo a carico di una psicoterapeuta e sei operatori di una struttura per disabili, accusati di maltrattamenti, abusi e violenze ai danni degli ospiti della casa. Il giudice ha disposto il giudizio immediato, ritenendo le prove già raccolte sufficienti per saltare la fase preliminare.
L’inchiesta era partita nel settembre del 2023, dopo la denuncia di un magazziniere della comunità, che aveva segnalato ai carabinieri atteggiamenti aggressivi e comportamenti sospetti nei confronti dei pazienti. Le indagini, coordinate dalla procura di Torino, avevano portato all’installazione di telecamere nascoste all’interno della struttura. Le immagini registrate, secondo gli inquirenti, avrebbero documentato una quotidianità fatta di schiaffi, spinte, insulti e minacce, ma anche episodi di natura sessuale e umiliazioni deliberate.
Le persone con disabilità, spesso incapaci di difendersi o denunciare, sarebbero state sottoposte a trattamenti degradanti, tra cui la somministrazione forzata di oli purganti, per poi essere lasciate per ore in condizioni di totale abbandono. Scene che hanno sconvolto gli investigatori, confermando il quadro descritto nella denuncia iniziale.

Secondo la ricostruzione, nella struttura si sarebbe instaurato un clima di paura e sopraffazione, con le vittime isolate e intimorite, e i colleghi costretti al silenzio per timore di ritorsioni. Le riprese avrebbero mostrato non solo violenze fisiche, ma anche atteggiamenti denigratori e forme di crudeltà psicologica, incompatibili con qualsiasi ambiente assistenziale.
Il giudizio immediato rappresenta un’accelerazione significativa del procedimento: una decisione che, di fatto, riconosce la solidità delle prove raccolte in fase d’indagine. Le accuse sono pesanti e le imputazioni, per alcuni degli indagati, comprendono anche abuso di autorità su persone incapaci e violenza sessuale aggravata.
L’apertura del processo segnerà un passaggio cruciale non solo per le vittime e le loro famiglie, ma anche per l’intero sistema di assistenza alle persone fragili. La vicenda di Luserna San Giovanni, infatti, riporta al centro la questione della vigilanza nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali, spesso affidata alla denuncia di singoli lavoratori, come in questo caso, più che a controlli strutturati e continui.
A pochi mesi dal rinvio a giudizio, la comunità locale resta scossa e divisa tra rabbia e sgomento. L’immagine di una casa di cura che si trasforma in luogo di paura e dolore resta una ferita aperta, che la giustizia dovrà ora affrontare con la massima chiarezza e severità.
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