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Cronaca

Due agenti aggrediti al carcere minorile di Torino: detenuto tenta di incendiare la cella e si arrampica sulle pareti

L’OSAPP denuncia il caos nelle strutture minorili: “Istituti fuori controllo, giustizia allo sbando”

Due agenti aggrediti al carcere minorile di Torino: detenuto tenta di incendiare la cella e si arrampica sulle pareti

Due agenti aggrediti al carcere minorile di Torino: detenuto tenta di incendiare la cella e si arrampica sulle pareti (immagine di repertorio)

Grave episodio di violenza all’interno del carcere minorile “Ferrante Aporti” di Torino, dove due agenti della Polizia Penitenziaria sono rimasti feriti durante un’aggressione avvenuta nel tardo pomeriggio di domenica 26 ottobre 2025. A colpirli è stato un detenuto di nazionalità straniera, già ristretto nel reparto di isolamento per motivi di ordine e sicurezza.

Secondo la ricostruzione diffusa dall’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), il giovane avrebbe improvvisamente aggredito i due agenti con estrema violenza, colpendo uno di loro alle gambe e al volto con il piede di una sedia utilizzato come arma impropria e mordendo alla spalla l’altro operatore. Entrambi sono stati accompagnati al pronto soccorso e dimessi con cinque giorni di prognosi.

Pochi minuti dopo l’aggressione, il detenuto ha tentato di appiccare il fuoco all’interno della cella, provocando un principio d’incendio che ha rapidamente riempito di fumo il reparto. Gli agenti, nonostante le ferite, sono intervenuti per mettere in salvo lo stesso aggressore e domare le fiamme prima che potessero propagarsi.

Poiché la stanza di contenimento normalmente utilizzata per le emergenze era priva di illuminazione a causa di un guasto elettrico, il personale ha deciso di trasferire temporaneamente il detenuto nella palestra dell’istituto. Ma anche lì la situazione è degenerata: il giovane ha continuato a dare in escandescenze, si è arrampicato fino alla parte alta di una parete servendosi dell’unità esterna di un condizionatore e ha staccato alcuni cavi elettrici, restando in bilico per oltre due ore. Solo dopo un lungo intervento di mediazione e contenimento gli agenti sono riusciti a bloccarlo definitivamente.

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nelle carceri minorili. Duro il commento del Segretario Generale dell’OSAPP, Leo Beneduci, che ha denunciato una situazione ormai fuori controllo: «I minori fanno ciò che vogliono nelle carceri, che sono diventate peggio del Paese dei Balocchi. È fallita del tutto la proposta rieducativa, e la giustizia minorile, così com’è, è allo sbando: inutile e dispendiosa. Va completamente riformata o chiusa».

Il sindacato ha espresso solidarietà ai due agenti feriti e ha chiesto un intervento immediato del Dipartimento della Giustizia Minorile, denunciando l’inerzia dei vertici e l’assenza di misure efficaci per la sicurezza del personale.

Secondo l’OSAPP, la situazione all’interno del Ferrante Aporti — e in generale nelle strutture minorili italiane — riflette una crisi sistemica che mette a rischio tanto gli operatori quanto gli stessi detenuti, spesso privi di un reale percorso educativo e riabilitativo.

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