AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
22 Ottobre 2025 - 18:32
Prete pedofilo a Cuneo patteggia un 1 anno e 8 mesi di reclusione per rapporti sessuali con una 15enne (immagine di repertorio)
Un anno e otto mesi di reclusione con pena patteggiata e la prospettiva di un processo canonico in Vaticano. È questo l’esito giudiziario, per ora provvisorio, della vicenda che coinvolge don Carlo Occelli, 50 anni, conosciuto come “don Ocio”, ex parroco della chiesa del Cuore Immacolato di Maria di Cuneo. Il sacerdote è stato rimosso dal suo incarico e allontanato dalla diocesi dopo le accuse di abuso sessuale su una minore.
L’inchiesta della Procura di Cuneo, avviata nei mesi scorsi, ha ricostruito una relazione tra il sacerdote e una giovane parrocchiana che non aveva ancora compiuto 16 anni, età che la legge considera limite minimo per il consenso nei casi in cui esista un rapporto di autorità, fiducia o educazione — come quello tra un prete e una giovane frequentatrice dell’oratorio.
Secondo quanto emerso, il legame sarebbe durato per anni, intrecciandosi con l’attività pastorale del sacerdote e con la sua presenza costante tra i giovani del quartiere. L’accusa ha ritenuto sussistenti gli elementi per contestare l’abuso di posizione educativa, anche se non si è trattato di un episodio isolato o di un fatto improvviso, ma di una relazione continuativa e non dichiarata.
Don Occelli, tra i sacerdoti più conosciuti della zona, era noto anche per la sua attività nella pastorale giovanile e per la partecipazione a iniziative multimediali e progetti sociali della diocesi di Cuneo-Fossano, spesso anche attraverso video e interventi su YouTube. A settembre, poche settimane prima della formalizzazione dell’accordo giudiziario, aveva comunicato la rinuncia al suo incarico pastorale.
La diocesi, attraverso una nota ufficiale, ha confermato che il vescovo era stato immediatamente informato dell’indagine in corso e che aveva attivato le procedure canoniche previste dal diritto ecclesiastico, trasmettendo il fascicolo al Dicastero per la Dottrina della Fede in Vaticano.
«Il vescovo – si legge nella comunicazione – ha subito adottato i provvedimenti previsti non appena ricevuta la notizia del procedimento penale e delle accuse, allontanando il sacerdote e avviando l’iter canonico competente».
Attualmente, il procedimento ecclesiastico è ancora in corso, e il religioso è stato destinato temporaneamente ad attività caritative fuori dalla diocesi, in attesa della decisione definitiva da parte delle autorità vaticane.
Il caso ha scosso la comunità cattolica cuneese. La parrocchia del Cuore Immacolato, dove don Occelli aveva prestato servizio fino a un mese fa, è rimasta per giorni nel silenzio, mentre la curia ha invitato i fedeli alla prudenza e al rispetto delle procedure giudiziarie e canoniche.
Il reato contestato rientra nella disciplina sugli abusi su minori e persone vulnerabili, aggravato dal ruolo di guida spirituale ricoperto dall’imputato. Con il patteggiamento a un anno e otto mesi, la condanna penale diventa definitiva, pur senza passaggio per un processo ordinario. Tuttavia, la parte più significativa della vicenda si sposta ora sul piano ecclesiastico, dove il tribunale canonico dovrà decidere eventuali sanzioni disciplinari, fino alla possibile riduzione allo stato laicale.
Il nome di don Occelli era legato per anni a esperienze pastorali molto partecipate, soprattutto tra i giovani. La sua figura pubblica — sempre presente nelle attività educative e nella comunicazione digitale — rende oggi ancora più delicata la gestione delle conseguenze morali e sociali di un caso che mette in discussione il ruolo stesso della fiducia educativa nelle comunità parrocchiali.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.