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Cronaca
09 Ottobre 2025 - 16:00
Nonnini eroi si fingono vittime per incastrare un truffatore: arrestato un uomo di 39 anni dopo un blitz della polizia
Una telefonata sospetta, una storia poco credibile e un sospetto che ha salvato una coppia di anziani dal cadere in una delle truffe più diffuse e crudeli. È accaduto a Biella, dove una coppia residente in città ha dimostrato sangue freddo e lucidità, trasformandosi da potenziale vittima in protagonista di un’operazione di polizia che si è conclusa con l’arresto di un uomo di 39 anni, residente nel Vercellese, accusato di truffa, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.
L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi e rientra in una lunga serie di tentativi di raggiro ai danni di persone anziane, sempre più presi di mira da criminali che sfruttano la paura e la fiducia. In questo caso, però, il piano non è andato come previsto.
Tutto è iniziato con una telefonata: dall’altra parte della linea, una voce maschile si è finta quella del figlio della coppia, raccontando di trovarsi in una situazione di emergenza economica. Il pretesto, come spesso accade, era convincente e drammatico: servivano subito dei soldi per salvare una caparra legata all’acquisto di una casa all’asta, pena la perdita dell’intera somma. “Vanno bene anche i gioielli”, avrebbe aggiunto il truffatore, cercando di spingere i due coniugi all’urgenza.
Ma l’esperienza e l’intuito dei due anziani hanno cambiato il corso degli eventi. La voce dall’altro capo del telefono non li aveva convinti. Così, invece di cedere alla paura, la coppia ha deciso di chiamare la polizia. La squadra mobile di Biella, guidata da operatori esperti in questo tipo di reati, ha preso in mano la situazione e organizzato una trappola perfetta.
Gli anziani, fingendo di credere alla storia, hanno fissato un appuntamento in strada con un uomo che si era presentato come “notaio incaricato” del ritiro del denaro e dei gioielli. Un copione già visto in molte truffe agli anziani, ma questa volta a controllare la scena c’erano anche gli agenti della squadra mobile, appostati a distanza.
Quando il truffatore si è presentato all’incontro e ha preso in mano la busta con i soldi e i preziosi, gli agenti sono entrati in azione, bloccandolo sul posto. L’uomo, però, ha reagito con violenza, colpendo al volto un ispettore nel tentativo di scappare. Dopo una breve colluttazione, è stato immobilizzato e portato in questura.
L’arrestato, un 39enne originario del Vercellese, è ora accusato di truffa aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il magistrato di turno ha disposto la misura cautelare in attesa delle valutazioni del giudice.
La polizia ha espresso soddisfazione per l’esito dell’operazione, ma ha anche colto l’occasione per rilanciare un appello alla prudenza, ricordando che questo tipo di truffe telefoniche continua a rappresentare una vera emergenza sociale. Nella maggior parte dei casi, i truffatori si fingono parenti, avvocati o funzionari pubblici, sfruttando la vulnerabilità e la fiducia delle persone più anziane.
La vicenda di Biella dimostra invece quanto la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine possa essere decisiva. Grazie alla prontezza della coppia e alla professionalità degli agenti, il tentativo di raggiro è stato sventato e l’autore assicurato alla giustizia.
Gli investigatori della squadra mobile biellese invitano chiunque riceva telefonate sospette a non agire da solo e a chiamare immediatamente il 112, evitando di consegnare denaro o oggetti di valore a sconosciuti, anche se si presentano con storie credibili o con documenti apparentemente autentici.
Nel Canavese e nel Biellese, dove negli ultimi mesi si sono moltiplicati i casi di truffe agli anziani, questa operazione rappresenta un segnale forte: la prevenzione passa anche dal coraggio di non credere a tutto ciò che si sente e di fidarsi delle istituzioni.
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