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Riapre l’ufficio postale di Germagnano: Poste Italiane porta i servizi digitali nel cuore delle valli piemontesi

Conclusi i lavori di ristrutturazione: lo sportello Polis diventa “Casa dei Servizi Digitali” per i cittadini del territorio

Riapre l’ufficio postale

Riapre l’ufficio postale di Germagnano: Poste Italiane porta i servizi digitali nel cuore delle valli piemontesi

Dopo alcune settimane di lavori, l’ufficio postale di Germagnano ha riaperto le sue porte ai cittadini. La sede di via Celso Miglietti 33/c è tornata operativa a partire dal 7 ottobre, completamente rinnovata e con un’offerta di servizi ampliata grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa di Poste Italiane che mira a trasformare gli uffici postali dei piccoli comuni italiani in centri polifunzionali al servizio della comunità.

Il progetto Polis nasce con un obiettivo ambizioso: rafforzare la coesione economica e sociale nelle aree meno urbanizzate del Paese, contribuendo al rilancio dei borghi e dei comuni con meno di 15.000 abitanti. Germagnano, che conta poco più di 1.000 residenti, entra così a far parte di quella rete capillare di sportelli rinnovati che, entro la fine del 2026, saranno oltre 7.000 in tutta Italia.

Gli interventi eseguiti nella sede hanno completamente trasformato gli spazi. L’ufficio si presenta ora più luminoso e funzionale, con nuova pavimentazione dotata di percorso tattile per ipovedenti, tinteggiatura integrale e un rinnovamento degli arredi e dei punti di accoglienza. L’obiettivo è garantire un ambiente più accogliente, efficiente e inclusivo per ogni tipologia di utenza.

L’orario di apertura resta invariato: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45, e il sabato fino alle 12.45. Ma ciò che cambia, profondamente, è la natura stessa dell’ufficio postale, che da semplice luogo di invio e ricezione diventa un polo civico digitale.

Una “Casa dei Servizi Digitali”

Oltre ai tradizionali servizi postali, finanziari, assicurativi ed energetici, l’ufficio Polis di Germagnano consente ora di accedere anche a prestazioni della Pubblica Amministrazione, come le pratiche INPS, i servizi anagrafici e la possibilità di ottenere certificati o documenti senza doversi recare in municipio.

Il progetto “Polis” è parte integrante della strategia nazionale per la digitalizzazione dei servizi pubblici e rappresenta un passo concreto nella direzione dell’inclusione digitale, soprattutto nei piccoli centri dove l’accesso alle tecnologie e alle sedi amministrative è spesso più difficile.

Secondo Poste Italiane, l’iniziativa è un modo per ricucire il tessuto del Paese, portando nelle aree montane, rurali e periferiche una presenza fisica stabile e tecnologicamente avanzata. È anche una risposta simbolica a un fenomeno sempre più diffuso: il progressivo abbandono dei territori interni e la perdita di punti di riferimento nei piccoli comuni.

Dopo l’autorizzazione della Commissione Europea, arrivata a fine ottobre 2022, il piano di ristrutturazione e potenziamento degli uffici postali è entrato nel vivo. Ad oggi, oltre 4.870 sedi sono già state rinnovate in tutta Italia. Entro il 2026, l’obiettivo è completare la trasformazione di 7.000 uffici Polis, integrando servizi pubblici, assistenza digitale e funzioni bancarie in un’unica rete capillare.

Con la riapertura di Germagnano, Poste Italiane ribadisce il proprio ruolo di presidio territoriale, capace di unire innovazione e prossimità. L’azienda sottolinea come la capillarità – oltre 12.800 uffici sparsi su tutto il territorio nazionale – resti uno dei valori fondanti del proprio operato.

In un momento storico in cui molte realtà locali vedono chiudere sportelli bancari, negozi e servizi, l’ufficio postale diventa così un presidio di cittadinanza attiva, un luogo in cui l’innovazione tecnologica incontra la quotidianità delle persone.

La riapertura di Germagnano è, dunque, più che un semplice intervento edilizio: rappresenta un segnale di attenzione verso le comunità di valle, una promessa di continuità e di ascolto in territori che, troppo spesso, rischiano di restare ai margini delle grandi trasformazioni.

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