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Cronaca

Rapina lampo alla farmacia Salus: pistola in pugno e fuga in moto a Nichelino

Minacciati i dipendenti in via Giusti. Carabinieri acquisiscono i video; stesso obiettivo colpito il 28 aprile

Rapina lampo

Rapina lampo alla farmacia Salus: pistola in pugno e fuga in moto a Nichelino

Pochi minuti, un volto coperto e una pistola puntata contro i dipendenti. La farmacia Salus di via Giusti, a Nichelino, è finita di nuovo nel mirino. Nel tardo pomeriggio di martedì 30 settembre un rapinatore solitario è entrato nell’esercizio, ha minacciato chi era dietro al bancone e si è fatto consegnare l’incasso disponibile: circa mille euro in contanti. Poi la fuga su una motocicletta lasciata poco distante, che gli ha consentito di sparire rapidamente prima dell’arrivo delle pattuglie.

Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Moncalieri, intervenuti subito dopo l’allarme. I militari hanno raccolto le testimonianze dei presenti e acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza interne. Saranno proprio le immagini a fornire i primi elementi utili per isolare dettagli fondamentali: corporatura, abbigliamento, eventuali movimenti sospetti all’ingresso e all’uscita.

La dinamica appare lineare e collaudata: ingresso fulmineo, pistola in vista, minaccia diretta, consegna del denaro e fuga su un mezzo già pronto. Un copione che punta a ridurre al minimo i tempi di permanenza e ad aumentare le chance di riuscita. L’episodio riporta in primo piano il tema della sicurezza delle farmacie, spesso bersaglio di colpi rapidi per la presenza di contanti e la posizione lungo vie di passaggio.

Non è la prima volta che la farmacia Salus si trova al centro di un assalto. Lo scorso 28 aprile, infatti, lo stesso esercizio era stato colpito da un’altra rapina. In quell’occasione, però, il responsabile fu arrestato in flagranza. Il ripetersi degli episodi in pochi mesi accende nuove preoccupazioni, sia tra i titolari delle farmacie sia tra i cittadini, che vedono in questi reati lampo una minaccia crescente alla sicurezza quotidiana.

Il bottino di ieri ammonta a mille euro, ma il valore economico passa in secondo piano rispetto al rischio corso da chi si trovava dietro al bancone e ha vissuto la paura di un’arma puntata. Per questo le indagini puntano ad accertare non solo l’identità del rapinatore, ma anche l’eventuale collegamento con altri episodi recenti nel Torinese. Al momento, però, gli investigatori mantengono il massimo riserbo, concentrandosi sull’analisi dei filmati e sulla raccolta di ulteriori testimonianze.

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