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Cronaca

Scontro nella notte tra San Ponso e Salassa: sei giovani coinvolti

L’impatto semifrontale tra due auto ha mobilitato ambulanze, vigili del fuoco e carabinieri

Scontro nella notte

Scontro nella notte tra San Ponso e Salassa (foto archivio)

La paura è stata tanta, ma alla fine la notizia è che nessuno si è fatto davvero male. Nella tarda serata di ieri, martedì 30 settembre 2025, poco prima delle 23, la Sp36 che collega San Ponso a Salassa si è trasformata in teatro di un incidente che poteva avere conseguenze ben peggiori. Due auto, un’Alfa Mito con a bordo quattro ragazzi e una Citroën C3 con sopra un ragazzo e una ragazza, si sono scontrate in modo semifrontale nei pressi del cimitero di San Ponso. L’impatto è stato violento, tanto da far temere inizialmente gravi conseguenze.

Sul posto sono arrivate rapidamente le ambulanze della Croce Rossa di Rivarolo Canavese e Cuorgnè, insieme ai vigili del fuoco di Rivarolo e ai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Ivrea, che hanno provveduto a mettere in sicurezza il tratto stradale e a soccorrere i giovani coinvolti. Tra le lamiere accartocciate delle due vetture la scena era impressionante, ma fortunatamente il bilancio si è rivelato meno drammatico del previsto: tutti gli occupanti erano coscienti e in condizioni non gravi. Solo due ragazzi sono stati accompagnati all’ospedale di Cuorgnè per accertamenti, entrambi in codice verde.

Resta da chiarire la dinamica dello schianto. Saranno i carabinieri a ricostruire con precisione come le due auto siano venute a collidere su quel tratto di provinciale, poco illuminato e già noto per episodi di pericolosità. Non si esclude che possano aver influito la velocità e una valutazione sbagliata della carreggiata, fattori che su strade strette e prive di adeguata visibilità possono rivelarsi fatali.

Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e verificando le condizioni dei mezzi, mentre i residenti della zona parlano di una provinciale che richiederebbe maggiori controlli e manutenzione. Quello di ieri è stato un campanello d’allarme, con un finale fortunatamente senza tragedie, ma il rischio rimane alto e la cronaca stradale del Canavese continua a confermare quanto la prevenzione resti un tema centrale.

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