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Cronaca

Blitz dei carabinieri in Val di Susa, nuova operazione “Crack Village 2”

Domiciliari per un giovane, obbligo di firma per un 51enne

Blitz dei carabinieri in Val di Susa, nuova operazione “Crack Village 2”

Blitz dei carabinieri in Val di Susa, nuova operazione “Crack Village 2”

Nuovo colpo al traffico di droga in Val di Susa. Nella mattinata di venerdì 26 settembre, i Carabinieri della Compagnia di Susa hanno eseguito tre provvedimenti nell’ambito dell’operazione denominata “Crack Village 2”, il secondo filone di un’indagine avviata già lo scorso agosto e che aveva portato a sei misure cautelari.

Il nome scelto per l’operazione richiama lo scenario emerso durante le indagini: un vero e proprio “villaggio dello spaccio”, dove le sostanze stupefacenti circolavano con continuità, alimentando un mercato redditizio e radicato sul territorio. L’inchiesta, coordinata dal Tribunale di Torino – ufficio G.I.P., ha visto impegnati i militari in una serie di accertamenti e perquisizioni che hanno rafforzato il quadro indiziario a carico di diversi soggetti già noti alle forze dell’ordine.

I provvedimenti emessi riguardano tre uomini residenti nella zona. Per un 24enne è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, mentre un 51enne dovrà rispettare l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Quest’ultimo è stato anche denunciato perché, durante la perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto 2,5 grammi di cocaina.

La situazione più grave riguarda invece un 43enne, arrestato in flagranza di reato: nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato 200 grammi di marijuana e diverso materiale per il confezionamento, elementi che hanno rafforzato le accuse di spaccio.

Il nuovo filone dell’operazione si inserisce in un quadro investigativo che punta a disarticolare un sistema radicato, fatto di cessioni continue di droga e di figure che, secondo gli investigatori, costituivano veri e propri punti di riferimento nel piccolo mercato locale. Le prime misure cautelari eseguite lo scorso 4 agosto avevano già colpito sei persone, segnando l’avvio di un’indagine che i militari hanno voluto ribattezzare “Crack Village” per rendere evidente la portata del fenomeno.

Tutti i provvedimenti sono stati adottati nella fase delle indagini preliminari: per gli indagati resta dunque valida la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

Il lavoro degli inquirenti prosegue con l’obiettivo di risalire ai canali di approvvigionamento della droga e di monitorare eventuali altri soggetti coinvolti nella rete di spaccio che ha radici profonde nel territorio valsusino.

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