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Cronaca
25 Settembre 2025 - 12:07
Maxi-blitz dei Nas: sequestri per 38 milioni tra Rsa, street food e stabilimenti balneari
L’estate italiana si è chiusa con un bilancio pesante sul fronte dei controlli sanitari. I Carabinieri del Nas hanno reso noti i risultati dell’operazione “Healthy Summer 2025”, una campagna avviata a giugno per vigilare sulla salute pubblica in un periodo in cui le attività turistiche e di ristorazione raggiungono il picco. I numeri raccontano un quadro allarmante: 3.563 ispezioni in tutta Italia, 1.331 irregolarità rilevate, 2.146 violazioni accertate e 1.291 persone segnalate all’autorità giudiziaria o amministrativa.
Il dato più clamoroso riguarda i sequestri: alimenti e bevande non conformi per un valore complessivo stimato in 38 milioni di euro sono stati sottratti al consumo. Prodotti che avrebbero potuto raggiungere le tavole di migliaia di persone, con rischi potenziali per la salute.
Le ispezioni hanno interessato un ventaglio amplissimo di strutture: Rsa e strutture socio-assistenziali, parchi acquatici, stabilimenti balneari, agriturismi, autogrill, centri benessere e attività di street food. Non solo luoghi di ristorazione classica, dunque, ma anche spazi legati al tempo libero e alla cura della persona.
Nel mirino dei Nas non solo il cibo. Particolare attenzione è stata riservata ai prodotti cosmetici tossici e ai rischi collegati al botulismo, che resta tra le principali emergenze estive. A Bologna, ad esempio, è stata sospesa un’azienda agricola per gravi carenze igienico-sanitarie. A Napoli, invece, i militari hanno bloccato la vendita di 800 confezioni di gel semipermanente per unghie, contenenti sostanze vietate dall’Unione Europea e potenzialmente dannose per la salute dei consumatori.
Il quadro sanzionatorio conferma la vastità delle irregolarità riscontrate: 183 violazioni penali e 963 sanzioni amministrative, per un importo superiore a 1,5 milioni di euro. Un bilancio che sottolinea come la tutela della salute pubblica passi da una vigilanza capillare, capace di intervenire sia sulle grandi strutture sia sulle realtà più piccole e apparentemente marginali.
L’operazione “Healthy Summer 2025” dimostra come i Nas abbiano scelto di concentrare le energie su fronti diversi ma interconnessi: dal rispetto delle norme igieniche negli ospedali e nelle residenze per anziani, alla sicurezza degli alimenti offerti in spiaggia o in strada, fino ai cosmetici venduti senza i necessari requisiti. Una strategia trasversale che ha portato a smascherare situazioni di degrado, rischi nascosti e comportamenti fraudolenti.
Resta ora da capire quale sarà l’impatto di queste ispezioni sul medio periodo. La sospensione delle attività, il sequestro di merci e l’applicazione di multe possono certo arginare fenomeni immediati, ma il tema centrale resta quello della prevenzione. La stessa campagna dei Nas è stata pensata non solo come strumento repressivo, ma anche come segnale di allerta per operatori e cittadini, chiamati a prestare maggiore attenzione alla qualità di ciò che consumano o utilizzano.
I numeri finali parlano di un’estate in cui il turismo e il tempo libero hanno spesso fatto i conti con irregolarità e mancanze. La salute pubblica, ancora una volta, si conferma un bene fragile da difendere, con controlli costanti e pene severe per chi prova a eluderle.
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