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Cronaca
23 Settembre 2025 - 15:33
Nuovi scarichi abusivi in Barriera di Milano: pezzi meccanici e rifiuti lasciati in strada
Le strade di Barriera di Milano, a Torino, si sono svegliate ancora una volta invase da rifiuti abbandonati. Non si tratta di semplici sacchi dell’immondizia lasciati fuori orario, ma di veri e propri scarichi abusivi: pezzi meccanici, materiali ingombranti e residui industriali che qualcuno continua a depositare di notte, approfittando del buio e delle zone meno frequentate.
Questa mattina, in via Chatillon 14, via Cigna e piazza Crispi, i residenti hanno trovato davanti ai propri portoni un nuovo campionario di degrado urbano. La scena non è una novità. Già ieri, lungo via Cigna, era stata segnalata una situazione definita “vergognosa” dai cittadini, ma i nuovi abbandoni dimostrano che non si è trattato di un episodio isolato, bensì di una pratica consolidata. Chi ha fotografato i cumuli parla di un modus operandi che si ripete: camion o furgoni che scaricano velocemente e spariscono, lasciando in strada ciò che dovrebbe finire in discarica.
La periferia nord di Torino si ritrova così ogni giorno a fare i conti con lo stesso scenario: marciapiedi occupati da rottami, passaggi ostruiti, odori sgradevoli. I cittadini, esasperati, chiedono interventi più incisivi. Non basta, dicono, che Amiat ripulisca: i cumuli vengono rimossi, ma tornano poco dopo, segno che chi scarica lo fa sapendo di agire quasi nell’impunità.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale ha rilanciato l’allarme con un appello all’amministrazione: installare telecamere di sorveglianza nei punti più critici per fermare i “furbetti” dello smaltimento abusivo. Una richiesta che circola da tempo e che trova consensi tra gli abitanti, convinti che senza controlli mirati il problema continuerà a ripresentarsi. «Non possiamo limitarci a ripulire e smaltire – ha dichiarato – serve un’azione preventiva, servono occhi elettronici in grado di individuare e multare i responsabili».
Il tema dei rifiuti abbandonati non riguarda solo il decoro, ma anche la sicurezza. Blocchi meccanici e materiali metallici possono diventare pericolosi per chi circola in bici o in motorino, oltre a peggiorare la qualità della vita di chi abita in quartieri già provati da traffico e inquinamento.
Le immagini diffuse nelle ultime ore parlano chiaro: quella che si presenta ai cittadini ogni mattina non è una fatalità, ma il segno di un sistema che non funziona. La pressione dei residenti e delle opposizioni spinge ora il Comune a prendere posizione. Intanto, in Barriera di Milano, resta la frustrazione di chi si trova ogni giorno a camminare tra rottami e a chiedersi quando arriverà un segnale concreto di cambiamento.
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